MOZIONE FINALE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE INPS TOSCANA A CARRARA - 13 GIUGNO 2013
Le lavoratrici ed i lavoratori INPS delle Sedi della Regione Toscana delle gestioni privata e pubblica, riuniti nell’Assemblea indetta dalla USB per il 13 giugno a Carrara presso la direzione provinciale di Massa Carrara:
- respingono i tagli imposti all’INPS dalla Spending Review, dalla Riforma del Lavoro, dalla Legge di stabilità 2013, per un totale a regime di 533 milioni all’anno in modo strutturale;
- denunciano il tentativo di decurtare, sempre in modo strutturale, 100 milioni dal Fondo relativo agli incentivi per la produttività
- rifiutano l’attuazione di un processo di riorganizzazione deciso in modo unilaterale alla fine del 2008 e mai condiviso, che oggi diventa riferimento per l’integrazione con i soppressi enti INPDAP e ENPALS;
- rifiutano il progetto di sperimentazione di sede integrata che si intende attuare, in quanto privo di qualsiasi prospettiva di sviluppo delle funzioni dell’INPS ed anzi nel solco di una strisciante privatizzazione del sistema previdenziale pubblico;
- reclamano la puntuale attuazione delle norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, che per l’amministrazione rappresentano solo un costo da tagliare, ed un rafforzamento dei sistemi di vigilanza degli uffici dove sempre più frequentemente i lavoratori sono fatti oggetto di minacce ed invettive;
- reclamano il diritto ad una formazione utile, concreta e continua, che non deve tradursi nel passaggio diretto delle conoscenze tra lavoratori, il cosiddetto affiancamento, effettuato addirittura allo sportello, senza peraltro alcun riconoscimento formale dello svolgimento di tale attività;
- reclamano la formulazione di un piano di adeguamento della banche dati e la regolarizzazione delle entrate anche al fine di rilanciare un indispensabile piano occupazionale;
- denunciano il mancato funzionamento delle procedure informatiche della ex gestione INPDAP, che comporta ritardi ed enorme difficoltà nell’attività di produzione, anche in considerazione della errata rilevazione ed assurda omogeneizzazione dei tempi di produzione tra le due gestioni;
- rilanciano le iniziative di lotta contro il mansionismo ed il superamento della divisone in tre aree dell’attuale ordinamento professionale e l’adozione dell’area unica di inquadramento professionale;
- chiedono che le cosiddette posizioni organizzative vengano attribuite con criteri oggettivi e trasparenti e che le indennità relative a tali posizioni siano totalmente a carico dell’amministrazione per non depauperare ulteriormente il fondo d’ente;
- reclamano l’abrogazione delle norme sul rapporto di lavoro della cosiddetta “riforma Brunetta della Pubblica Amministrazione” e l’immediata riapertura del Tavolo sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro;
- chiedono il mantenimento di tutti i livelli occupazionali compresi quelli dei lavoratori delle ditte esterne, affidatarie dei servizi di mensa e di pulizia.
Le lavoratrici e i lavoratori riuniti in Assemblea respingono il Contratto integrativo di ente 2012 e l’Accordo di programma 2013 per l’integrazione, dichiarandosi disponibili ad uno sciopero per la difesa delle funzioni dell’INPS, la riconquista di servizi per i cittadini, la salvaguardia della retribuzione e dell’incentivo, la rivendicazione di un inquadramento e di uno stipendio commisurati alle mansioni svolte, proponendo di effettuare ulteriori iniziative di lotta, fuori dai propri posti di lavoro, aggiuntive a quella dello sciopero.
Carrara 13 Giugno 2013
MOZIONE APPROVATA ALL’UNANIMITA’