Alla Carrefour di Chignolo Po (Pavia) non si ferma la lotta dei facchini – organizzati per la stragrande maggioranza con USB – per chiedere il reintegro dei quattro licenziati come ritorsione per le proteste iniziate dopo che la cooperativa Zero70 e il consorzio Cisa hanno comunicato l’addebito ai lavoratori di quasi 400mila euro di buco nel bilancio.
I facchini da otto giorni, con temperature torride, sono arrampicati sugli altissimi scaffali di un deposito che rappresenta lo snodo principale in Italia delle merci destinate ai punti vendita di tutto il territorio nazionale e non scenderanno fino a soluzione positiva della vertenza.
Questa mattina le famiglie dei lavoratori in lotta sono tornate a manifestare davanti ai cancelli dell’impianto, lanciando slogan contro le finte cooperative che spadroneggiano nel settore della logistica. I Tir incolonnatisi all’ingresso dell’impianto hanno dovuto fare marcia indietro.
La Federazione di Lodi-Pavia di USB ha incontrato intanto il sindaco di Chignolo Po, Claudio Bovera, che ha messo a disposizione i locali del Municipio per gli incontri tra le parti, auspicando il reintegro dei lavoratori licenziati.
L’incontro tra USB e le cooperative che gestiscono il deposito di Chignolo Po per conto della multinazionale si terrà però martedì 18 agosto alle 12 nei locali del magazzino.
Unione Sindacale di Base - Logistica