Appello per una giornata di proposta, riflessione e critica all'interno del movimento lotta per la casa.
In allegato trovate anche la locandina con il programma della giornata.
La Firenze che dal basso si batte per il diritto all'abitare è abituata a navigare nelle contraddizioni, a muoversi freneticamente nel tessuto urbano, nel tentativo costante di disinnescare l'ossimoro dell'"emergenza continua".
All'interno di un contesto complesso e problematico, ulteriormente acuito dalla crisi in corso, il confronto/scontro con coloro che intendono sfruttare il bisogno abitativo come strumento di profitto diventa quotidiano ed inevitabile.
Le risposte da fornire, così come le pratiche da mettere in gioco, necessitano di un perfezionamento continuo, un'evoluzione costante che sia in grado di incrementarne l'efficacia sia a livello pratico che più strettamente politico.
Il mezzo per concretizzare questo processo e costruire alternative reali, l'unico di cui disponiamo, si alimenta di partecipazione, coinvolgimento e socializzazione di pratiche e saperi. Il fine è quello di mutare attraverso i fatti la percezione collettiva della città: da semplice contenitore anonimo di vite e di storie ad organismo vivo, che ci appartiene ed a cui apparteniamo.
In quest'ottica, il momento assembleare collettivo che promuoviamo come Movimento di Lotta per la Casa vuol essere il più possibile aperto ed accessibile da parte di tutti e tutte.
I temi affrontati, fulcro di un agire politico che nasce dai bisogni reali, saranno quelli dell'autorecupero e della difesa degli sfratti.
Autorecupero come possibilità di riscattare in maniera autogestita gli immobili, quindi come orizzonte al quale guardare dal tetto delle occupazioni, come traguardo in grado di assicurare finalmente stabilità a situazioni troppo spesso abituate a vivere di incertezze.
La difesa degli sfratti invece è frutto naturale di una situazione cittadina esplosiva, che prevede decine e decine di sfratti al mese. L'impedire fisicamente gli sfratti deve accompagnarsi ad una ricomposizione della componente cittadina per la quale abitare è diventato un privilegio, con l'obiettivo di creare una sorta di rete di mutuo appoggio in grado di abbracciare quanti più ambiti possibili.