Angelo Fascetti, responsabile nazionale dell’Associazione Inquilini Abitanti è tornato nel quartiere ex Gescal di Tuscania per verificare di persona la situazione degli immobili dopo le promesse di intervento da parte dell’Ater e della Regione.
Dopo gli interventi di messa in sicurezza, effettuati su pressione di As.I.A., nulla si è mosso. Gli inquilini contattano il sindacato segnalando infiltrazioni, provenienti da terrazzi e discendenti, talmente profonde che potrebbero mettere a rischio la tenuta strutturale di molti stabili. Le muffe sono croniche in tutti gli appartamenti, esponendo gli affittuari a rischi per la salute, l’inalazione delle spore infatti causa malattie respiratorie e broncopolmonari, colpendo in modo particolare anziani e bambini.
As.I.A., ormai da mesi, invia mail certificate e protocolla richieste urgenti di intervento all’istituto senza però ottenere alcuna risposta.
L’Ater di Viterbo, non solo ha fondi ridotti, ma è sotto organico, solo due ispettori sono attivi sull’intero territorio con 4 mila e cinquecento case popolari da controllare.
E’ necessario riattivare il piano decennale di finanziamento per l’edilizia pubblica di un miliardo e sbloccare i 200 milioni di euro di fondi ex Gescal, temi su cui l’assessore regionale Valeriani ha aperto un tavolo di trattativa, dopo un combattivo corteo fin sotto la sede della Regione.
A fine mese As.I.A. Usb, con la presenza di Angelo Fascetti, incontrerà il commissario straordinario dell’Ater, Ivan Grazini, per aprire una vertenza comune a favore degli inquilini (aventi diritto alla casa popolare in base ai requisiti di legge).
L’Ater deve lottare al fianco delle parti sociali per portare in primo piano al tavolo regionale la situazione della Tuscia e chiedere un finanziamento specifico per il quartiere ex Gescal di Tuscania.
Il sindacato esorta anche l’amministrazione comunale a fare pressione in favore del quartiere che è ancora sprovvisto di un medico di base che possa intervenire in caso di emergenza. Si aggiunge a questo il recente problema con le Poste, ad oggi gli abitanti non ricevono più lettere e avvisi importanti. Riorganizzazioni e riduzioni del personale stanno isolando sempre più l’intera zona.
Se non verrà avviato a breve un percorso comune, capace di riqualificare l’intero quartiere ex Gescal, As.I.A. Usb, insieme agli inquilini, è pronta alla mobilitazione.
As.I.A. Usb
Elisa Bianchini