Si è svolto ieri sera l’incontro tra i Deputati Questori della Camera e la delegazione dell’Unione Sindacale di Base sulla problematica dei lavoratori degli appalti della Camera dei Deputati che da diversi mesi sono in cassa integrazione.
L’USB e i lavoratori presenti hanno esposto il problema dei circa 180 lavoratori dipendenti della Milano 90 srl attualmente in cigs rimarcando come, nell’attuale crisi economica, questi lavoratori sono stati individuati come un possibile risparmio dall’Amministrazione della Camera dei Deputati, quindi un taglio ai costi complessivi della politica a fronte dei loro bassi redditi, evidenziando peraltro la contraddizione per cui da una parte si taglia e dall’altra si spende in ammortizzatori sociali, chiedendone il reimpiego.
L’USB ha ribadito che questi lavoratori assicuravano importanti servizi alla Camera percependo stipendi che difficilmente raggiungevano i mille euro mensili.
Nel corso dell’incontro il sindacato di base ha manifestato la propria contrarietà alle esternalizzazioni e agli appalti ai privati da parte della Camera stessa ma anche di tutte le Amministrazioni Pubbliche. Con esempi eloquenti l’USB ha posto alla riflessione degli interlocutori l’alto costo degli appalti, i bassi redditi dei lavoratori e la precarietà che ne deriva, la scadenza generalizzata dei Servizi ai cittadini e per contro l’arricchimento di pochi. L’USB ha quindi richiesto ai Deputati Questori di valutare un serio programma di reinternalizzazione dei servizi e dei lavoratori coinvolti in tutte le esternalizzazioni della Camera.
La delegazione della Camera dei Deputati, oltre ai Questori ha partecipato la Direzione Amministrativa, ha assicurato una valutazione attenta dell’intera problematica, assicurando un percorso di confronto che si è aperto con l’incontro di ieri sera.
USB lavoro privato Lazio