Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Telecomunicazioni

CCNL TELECOMUNICAZIONI: USB, INSULTI E SPINTONI NON CI IMPEDIRANNO DI PRESENTARE LA NOSTRA PIATTAFORMA

Roma,

I lavoratori hanno il diritto di conoscere per decidere in prima persona

 

È in corso il rinnovo del contratto nazionale di primo livello delle Telecomunicazioni, che riguarda circa 200.000 lavoratori del settore.L’USB Lavoro Privato -Telecomunicazioni sta presentando nelle assemblee dei lavoratori una piattaforma contrattuale alternativa, per restituire ai lavoratori il diritto di scegliere e decidere in prima persona come dovrà essere regolata la vita in azienda nel prossimo triennio.

Ma tra insulti e spintoni si cerca di impedire ai delegati e agli iscritti USB di illustrare la piattaforma e di gettare luce sulla subalternità ai desiderata aziendali di quella pianificata da SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.

 

“Questi sindacati conniventi definiscono le assenze per assistenza familiari come ‘fenomeni di assenteismo’, giustificano costanti aumenti di produttività per legarli al salario, rivendicano esigenze ‘di mercato’ delle aziende, autopromuovono ulteriori commissioni paritetiche per coltivare autoreferenzialità, finanziamenti e poltronifici per delegati da sistemare”, denuncia Daniela Cortese, del Coordinamento Nazionale USB Lavoro Privato.

 

“E cosa chiedono per i lavoratori? - prosegue Cortese - Aumenti salariali trasparenti non sono indicati, l’una Tantum per la vacanza contrattuale, ben 18 mesi, è inesistente; il resto è veramente scarso, ma sempre legato alle necessità dell’azienda. Nessun miglioramento all’orizzonte degno di questo nome”.

 

Sottolinea la dirigente nazionale USB: “Nelle assemblee dove i nostri delegati sono stati presenti e si sono potuti confrontare con i colleghi, la piattaforma CGIL CISL UIL viene bocciata e la piattaforma alternativa di USB viene approvata oppure acquisita come OdG”.


“Il rinnovo del Contratto delle Telecomunicazioni - avverte la sindacalista -  non è proprietà privata dei sindacati confederali, che lo vorrebbero regolare con norme di cui sono controllori e controllati al tempo stesso, essendone gli unici autori, per blindare l’esito finale senza interferenze. L’USB Lavoro Privato Telecomunicazioni vuole restituire diritti e parola ai lavoratori e non sarà il clima da rissa a farci tacere sull’indecenza della loro indifendibile piattaforma, la peggiore degli ultimi anni in assoluto”, conclude Cortese.