Sono trascorsi 40 lunghi giorni da quando l’Amministrazione ci diede assicurazione che nella seconda settimana di maggio sarebbe avvenuta la pubblicazione delle graduatorie definitive per le progressioni economiche.
Più volte abbiamo chiesto chiarimenti su quanto stava avvenendo e su tante altre problematiche che affliggono il MEF ma senza mai avere risposta.
Ci sembra che l’Amministrazione del MEF sia più impegnata a sopravvivere a se stessa che a tenere corrette relazioni sindacali e a risolvere i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori.
Eppure a questa Organizzazione sindacale risulterebbe che qualche cosa si sia mosso, infatti le oramai epiche graduatorie definitive risulterebbero in registrazione presso l’organo di controllo da alcuni giorni.
Le convocazioni per le trattative del salario accessorio sono rimaste mere promesse. Mentre è certezza inconfutabile il ritardo nel pagamento del CUT 2019 (previsto per aprile) alle lavoratrici e ai lavoratori delle Commissioni tributarie, ai cui uffici il DAG sembrerebbe abbia chiesto i dati per il calcolo delle somme da liquidare solamente dopo Pasqua, raccontando poi storielle per giustificare le attese inaccettabili! Non migliore sorte è toccata alla problematica, sollevata da USB MEF, sulle aperture straordinarie del portale NoiPa nelle giornate di sabato per gli operatori delle RTS: mentre attendiamo una risposta alla nostra nota dal 25 maggio scorso il sistema ha aperto in via straordinaria anche lo scorso sabato. In tutto questo immobilismo, ricorderete, solo con la sollecitazione di USB sono arrivate le istruzioni agli Uffici in materia di lavoro agile concesso al personale in stato di riconosciuta fragilità prorogato dalla Legge 52 del 19 maggio 2022 fino al 30 giugno 2022. Tuttavia dello Smart Working che si potrà attuare da luglio in poi nulla è dato sapere. Potremmo continuare, perché di carne al fuoco per dare attuazione al nuovo CCNL ce ne è ma dall’Amministrazione non arrivano segnali rassicuranti anzi… non arriva proprio nulla tranne un silenzio assordante!
Non vorremmo che i ritardi dell’Amministrazione e i lunghi silenzi non siano il preoccupante segnale di un ritorno ad accordicchi costruiti fuori dai tavoli negoziali, riservati a pochi intimi sindacati compiacenti.
Il tempo delle attese è scaduto soprattutto in un periodo di emergenza salariale, dettata dall’erosione del potere d’acquisto e dalle gravi emergenze sociali, ci manca solo l’inefficienza dell’Amministrazione a complicare ulteriormente la vita delle lavoratrici e dei lavoratori del MEF.
USB P.I. MEF