I lavoratori di questo settore, riprendendo un comunicato precedente, probabilmente sono e rimarranno dei Jolli a costo Zero. Dopo tanti sacrifici personali per prendere il brevetto il risultato finale è che il primo dirigente di turno, senza un minimo di rispetto e di visione generale del soccorso ( anche in mare), li utilizza come tappa buchi. E per noi RdB/CUB, quando il nautico, lo specialista in generale, è distratto dalla sua funzione, significa sperpero di danaro pubblico operato dai Dirigenti provinciali poiché interpretano pro domo “Loro” le circolari dell'amministrazione centrale.
Da sud a nord della penisola non manca giorno che qualche collega del settore ci comunichi l'utilizzo improprio. Addirittura vi sono casi in cui, in barba a tutte le circolari esistenti, il personale non solo viene distratto dal servizio portuale, ma addirittura, come nel caso di LIVORNO, viene mandato a svolgere il servizio a 100 Km di distanza dalla sede naturale, tale che in caso di soccorso nautico è evidente che ci ritroveremmo con una squadra di soccorso dimezzata.
Addirittura questi dirigenti sanciscono tali disposizioni attraverso “ordine del giorno” snaturando lo spirito dell'ultima circolare Sap 3353-3406-C. Infatti, il personale eccedente la condotta[che dovrebbe essere mantenuto al distaccamento per le consuetudinarie attività di manutenzione dei natanti e addestramento professionale (aspetti da cui non si può prescindere sia per una continuità dell'efficienza dei natanti sia per il mantenimento e/o miglioramento della professionalità)], viene attraverso programmazione, utilizzato come una toppa per arginare eventuali improvvise assenze di qualsiasi natura. Cosa significa questo? Che ci siamo dimenticati del Moby Prince ( 10 aprile 1991) o dell'Haven (11 Aprile 1991) e di tutti gli innumerevoli interventi che siamo chiamati ad espletare quotidianamente?
Quando il cittadino chiama bisogna andare non ci si può sottrarre, ma a quale prezzo oggi? Considerato che i dirigenti periferici ti precludono della possibilità di fare formazione e addestramento giornaliero indispensabile ed anche obbligatorio per la stessa amministrazione. Quale contraddizione!
Cosa se ne fa il settore nautico di una definitiva pianta organica dato il consolidato atteggiamento dei dirigenti periferici avvallato dal Dipartimento, tant'è che, il settore in questione, non dipende dalle Direzioni Regionali come è per tutte le altre specializzazioni, ma è lasciato alla mercé del Dirigente locale. Si sa come siano pericolose le consuetudini! Domani, anche con organico a regime, accadranno le stesse identiche cose.
Piuttosto che aumentare organico nei porti, noi RdB crediamo sarebbe più opportuno che l'amministrazione centrale avesse il coraggio di chiudere le sedi portuali, per dare più uomini alle centrali, visto che i Dirigenti periferici non sono in grado di gestirsi. Almeno in questo modo i lavoratori avrebbero più certezze sulla mansione e/o funzione da svolgere e sede di lavoro in cui recarsi. Una provocazione su cui fare una riflessione anche in considerazione dell'indennità di turno non percepita e che continua a lievitare.
Ritornando al problema di apertura, per fare un esempio dell'ultima ora, saltando dal Tirreno all'Adriatico, la notte scorsa uno specializzato è stato inviato a 40 km nell'entro terra romagnolo per una sostituzione, addirittura lasciando solo la squadra di condotta al minimo di tre unità quando la Sap di cui sopra prevede almeno quattro unità.
Se il problema è generalizzato vuol dire che le continue segnalazioni all'amministrazione centrale non producono alcun effetto e che in sostanza avvallano l'operato degli amministratori locali. Lavoratori ..... a questo punto, contro questo mal costume, è necessario lanciare una campagna informativa a partire dall'opinione pubblica a mezzo organi di stampa, interessare le varie procure e gli enti che si occupano e si preoccupano del soccorso a mare..... forse qualcosa potremmo muovere.
Se aspettiamo direttive serie da questa amministrazione siamo certi che finiremmo affogati!