Il giorno 10 febbraio in tutte le sedi del Parastato si svolgerà la consultazione dei lavoratori sull’ipotesi di accordo per il biennio economico 2008-2009, sottoscritta all’Aran il 23 dicembre 2008.
Si tratta ancora di un’ipotesi, in quanto la sottoscrizione definitiva, secondo la normativa vigente, potrà avvenire solo dopo la certificazione della Corte dei Conti ed il previsto assenso dei Ministeri Vigilanti. La consultazione avverrà in maniera simultanea in un’unica giornata: ai lavoratori verrà chiesto se ritengono che l’ipotesi siglata da Cisl ed Uil rappresenti o meno un buon contratto. Questo nonostante quanto messo in campo dalle due organizzazioni firmatarie che, con vari tentativi, più o meno arroganti, più o meno “goffi”, hanno tentato di ostacolare e sminuire l’importanza di un momento fondamentale di confronto democratico con tutti lavoratori.
“ Il contratto è un buon contratto”, hanno tentato di spiegare Cisl e Uil, perché con la crisi in atto null’altro era possibile ottenere, facendo in questo modo comprendere ai lavoratori dipendenti che saranno loro a dover pagare il prezzo di una crisi strutturale di portata mondiale dovuta alle speculazioni finanziarie, quasi fossero loro i responsabili. E’ un film già visto, che i lavoratori conoscono bene.
Noi abbiamo un’altra chiave di lettura di quello che sta accadendo e per questo ci ostiniamo a non dire menzogne ai lavoratori, senza truccare le carte in tavola. Perché noi non abbiamo accordi segreti da difendere, patti con questo o quel Governo, altri interessi se non quelli dei lavoratori che rappresentiamo. Per questo non abbiamo paura, a differenza di altri, di chiedere ai lavoratori di esprimersi, senza delegare, sui contenuti di un contratto che porterà nelle nostre tasche circa 50 euro netti mensili in tre anni. Un contratto che non ha risolto affatto il furto del salario accessorio, nonostante quanto tentano di rappresentare Cisl e Uil. Un contratto che non ha neanche la legittimità dettata dalla legge, in quanto le due organizzazioni firmatarie, da sole, non rappresentano il 51% richiesto.
Detto questo, la consultazione, qualunque sarà il risultato, è l’espressione di un esercizio democratico. Siamo sicuri che i lavoratori non si faranno scippare anche questo piccolo spazio che gli è rimasto, ascoltando chi dice loro di non andare a votare, con la sola preoccupazione di essere smentito dai suoi stessi iscritti.
Democrazia è partecipazione:
10 febbraio 2009- esprimiti sul tuo contratto.
Partecipa alla consultazione della RdB.
Roma,9.2.09 RdB CUB INAIL
Daniela Mencarelli