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Emiliaromagna

Chiarimenti per persone scomparse.

Bologna,

  Alla C.A. Ing. Antonio La Malfa

 

epc all’ Ing. Giovanni Nanni

 

epc a tutte le OO.SS.

 

 

Con la presente si richiede alla S.V. chiarimenti urgenti in merito ad un intervento per soccorso persona avvenuto in  data del 1 novembre  2011 alle ore 20:00 circa, in località Monte Sole in Zona Marzabotto (BO). Ci preme come USB avere chiarimenti in merito all’ordine, per noi immotivato, di bloccare l’ invio sul luogo dell’intervento del personale SAF 2B. Ordine impartito dal funzionario di servizio del turno B. Non solo si  sollecitava inoltre il rientro della nostra squadra del distaccamento di Vergato, che stava già operando la ricerca insieme ai Carabinieri della Tenenza di Vergato.

Si fa notare  che la richiesta di persona “scomparsa” da poche ore all’ interno di un bosco in zona impervia  ma limitata geograficamente è pervenuta alla nostra S.O. dai Carabinieri  di Vergato.

Il contrordine e la sollecitazione al rientro della squadra sul posto è stato rinviato verbalmente ad  una disposizione di servizio di cui il personale  operativo non ne ha conoscenza, pare sia patrimonio esclusivo dei Funzionari di Servizio (?).

Questa l’ affermazione del tecnico di Servizio del turno B, alla richiesta di come si doveva operare.

A questo punto come USB vogliamo conoscere questa  “disposizione”, che evidentemente contrasta non solo con il buon senso, ma con altre norme legislative. Per questo richiamiamo:

 L’ art. 24  del d.lgs 139/2006 prevede 1. Il Corpo nazionale, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali, ed al medesimo fine effettua studi ed esami sperimentali e tecnici nello specifico settore.

Non ci sono dubbi che la ricerca di  persone scomparse abbia carattere di urgenza e finalità di salvataggio. Fino al momento in cui si accerti che la persona scomparsa sia stata vittima di atto criminale o si sia allontanata volontariamente, la Sala Operativa e i Funzionari di Servizio hanno l’obbligo di adottare il principio di precauzione, quindi senza elementi certi che indichino situazioni che assegnerebbero la competenza alle forze di polizia, si ha il dovere di considerare la persona scomparsa in immediato pericolo di vita.

Per quanto poi riguarda le responsabilità nelle operazioni di ricerca persona, si ricorda al Dirigente, che il Corpo Nazionale è componente fondamentale di Protezione Civile, non è subordinato a nessun altro ente, quindi non scarichiamo le responsabilità al CNSAS. La ricerca Persona è nostra competenza, con tanto di parere del Consiglio di Stato (26/06/2002), in risposta ad una interrogazione parlamentare voluta dal Soccorso Alpino. Ci pare dunque opportuno che il dirigente quanto prima proceda a fare chiarezza per evitare il ripetersi di fatti che possano determinare danno ai cittadini.

Attendiamo immediato riscontro a questa nostra lettera, con un ODS o ODG che chiarisca le idee a tutti, in caso contrario ci rivolgeremo direttamente al Prefetto e ai vertici del Corpo Nazionale, per avere da loro direttive che non lascino possibilità ad interpretazioni personali e di fatto vadano ad abolire eventuali documenti “segreti”.

Per la cronaca: Noi Vigili del Fuoco con l’aiuto del CNSA e dei Carabinieri, abbiamo trovato l’anziana che ci ha voluto ringraziare pubblicamente su un quotidiano.

Solo Lei ci ha ringraziato ed a Noi … basta così!