Non c’è pace per i magazzinieri in appalto per Acqua & Sapone; dopo anni di lotte, di denunce e di grandi vittorie ottenute grazie alle strutture sindacali e legali di USB, è giunto il colpo di coda padronale con la notizia dell’imminente chiusura del magazzino di Lanuvio (RM) e la delocalizzazione dei servizi di logistica a Pescara, Olbia e Pavia.
Una storia complicata quella degli oltre 140 lavoratori in appalto presso il sito laziale, che racconta storie di sfruttamento, perdita di soldi e diritti con la compiacenza di sindacati collusi, licenziamenti punitivi contro i primi associati USB, ma anche di dignità operaia, riscatto, vittorie sindacali e legali con la reintegra di tutti i licenziati e di un gruppo di lavoratrici e lavoratori sempre più consapevoli e in grado di mantenere la schiena dritta di fronte all’arroganza padronale.
Proprio questo deve aver spaventato la nuova proprietà del Gruppo SDA Srl Servizi di Distribuzione Associati che controlla il marchio Acqua & Sapone, che ha deciso, dopo oltre un decennio, di delocalizzare i servizi di stoccaggio della merce in più ambiti territoriali, di fatto condannando gli attuali addetti alla disoccupazione, non essendo previsto alcun reale piano di ricollocazione per il personale.
L’attuale fornitore del servizio, l’azienda HC Log Srl di Pescara, ha infatti comunicato l’apertura della Cassa Integrazione di tutto il personale per sopravvenuta crisi aziendale; desta più di qualche sospetto il ruolo di questa azienda per il fatto fatto che, tale fornitore, subentrato da pochi mesi, sia, per propria stessa ammissione, lo stesso che gestirà il nuovo sito di Pavia, oltre ad avere curiosamente sede legale proprio a Pescara, dove sorgerà un altro dei tre impianti che andranno a servire gli oltre 800 negozi dislocati sul territorio nazionale, sostituendo quello situato nel basso Lazio. E mentre la scelta di accorciare la filiera in Sardegna o al Nord Italia troverebbe una giustificazione economica, sicuramente più difficile risulta comprendere la scelta di Pescara quale centro da cui gestire i numerosi punti vendita del Lazio e della Campania, oggi serviti dal magazzino ubicato tra Roma e Latina.
L’unica certezza è che i gestori del marchio Acqua & Sapone hanno fretta di liberarsi del magazzino laziale e puntano alla sua dismissione entro il 30 settembre.
In un settore in cui proliferano le indagini delle Procure, che dimostrano la fondatezza delle denunce di USB sul sistema degli appalti nel settore della logistica, smascherando il complesso sistema criminale che regola le scelte commerciali di uno dei settori più prolifici dell’economia italiana, non ci stupiamo affatto che l’ennesimo padrone decida di eliminare il problema costituito da sindacati conflittuali e lavoratori che non abbassano la testa, serrando i cancelli di un magazzino, senza una reale motivazione se non quella di garantirsi la possibilità di continuare a fare profitto, senza essere disturbato, da qualche altra parte, ripartendo da zero, anche in termini di diritti e senza preoccuparsi del futuro di 144 famiglie.
USB è da sempre al fianco di questi lavoratori e lo sarà ancora e con più determinazione in questa fase, in cui anche le istituzioni sembrano sorde a qualsiasi richiesta di intervento.
Il posto di lavoro non si tocca!
Giovedì 20 luglio USB sarà in presidio sotto gli uffici della Regione Lazio insieme ai lavoratori per richiedere un intervento istituzionale che serva a scongiurare una vera e propria catastrofe sociale, in un territorio già storicamente depresso dal punto di vista occupazionale
SCHIAVI MAI
Usb Lavoro Privato- Logistica