L’Unione Sindacale di Base della Calabria è al fianco dei lavoratori del Tribunale di Rossano, anche loro vittime sacrificali delle scellerate politiche di massacro sociale imposte dai Governi Berlusconi, Monti e Letta e sostenuti dalla innaturale alleanza di potere PD-PDL.
E come di consueto si verifica, in questa terra, la vergognosa parata di politicanti di mestiere, locali, regionali e nazionali, super pagati dai cittadini, e ben addestrati nella giostra dell’ipocrisia e del doppio gioco politico. Ad essi si affiancano i funzionari territoriali della CGIL inspiegabilmente assenti o apertamente schierati contro il Tribunale di Rossano.
L’USB nel respingere notizie inesatte e propagandistiche diffuse in questi giorni, intende, innanzitutto, fare chiarezza sulle responsabilità politiche manifestate con l’attuazione del Decreto-Legge n° 138 del 13 agosto 2011 nell’ambito della manovra-bis recante misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e riorganizzazione sul territorio degli uffici giudiziari (pubblicato su G.U. in data 16/09/2011 n° 216) a firma Napolitano (Presidente della Repubblica), Berlusconi (Presidente del Consiglio), Tremonti (Ministro dell’Economia), Palma (Guardasigilli). Stiamo assistendo ad un più vasto disegno destabilizzante e sovversivo dello Stato mirante allo smantellamento dei più essenziali servizi pubblici in nome delle leggi dell’economia privata e speculativa. E’ in questo contesto che consideriamo ingiusto e pura ipocrisia poter considerare un singolo ministro obiettivo della protesta e non, invece, tutto il Governo e lo schieramento politico che lo sostiene.
Consideriamo, quindi, sacrosanta e giustificata la rivolta di centinaia di cittadini e operatori di giustizia i quali, in questi giorni, occupano, giorno e notte, il Tribunale di Rossano come ultimo presidio di legalità, in un territorio ormai devastato e spogliato di ogni pubblico servizio.
Siamo vicini, inoltre, alla estrema protesta dell’Avv. Mitidieri e dell’Ing. Stasi (Terra e Popolo) nell’attuazione dello sciopero della fame, esponendo la loro incolumità a seri e concreti rischi. Si sappia, comunque, che la protesta dei due professionisti non è, e non sarà, isolata e che presto, se non ci saranno, nell’immediato, decisioni positive del Governo, anche dirigenti e lavoratori USB saranno pronti ad attuare iniziative eclatanti di lotta, non escluso lo sciopero della fame e della sete a tempo indeterminato.
Infine riteniamo che sia giunto il momento che anche i Sindaci del territorio diano segnali di attiva coerenza di comportamenti con le dovute dimissioni dalle loro cariche. Non è più il tempo delle attese.
USB invita i cittadini a continuare senza esitazioni il presidio del Tribunale e del quartiere “Cozzo”, estendere il fronte di lotta in tutto il territorio.
Sede Territoriale USB Rossano