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Città Metropolitana Genova. Report riunione stress termico RLS – Amm.ne e provvedimenti successivi

Genova,

Report riunione stress termico RLS – Amm.ne e provvedimenti successivi



La riunione si è tenuta in data 8 agosto 2024, in seguito alla pec inviata all’Amm.ne da USB – PI Liguria – Città Metropolitana di Genova il 1 agosto 2024 (e p.c. a tutti i dipendenti).

 

Premessa: l’RLS dell’USB ha ribadito diverse volte il concetto che queste condizioni climatiche non sono eccezionali, ma sono ormai da considerare la norma. Non è inoltre sufficiente la rilevazione della temperatura, ma è necessario rilevare anche l'umidità e, a partire da questi parametri, calcolare la "temperatura percepita" tramite l'indice "Humidex" (quindi in linea con le norme ministeriali).


Climatizzazione: l’amm.ne sta procedendo con l'installazione dei condizionatori al secondo piano di Quarto, ma i tempi non sono del tutto in linea con le esigenze. Inoltre sono al vaglio le possibili soluzioni tecniche e i relativi costi per i rimanenti locali di Quarto, gli uffici di Salita S. Caterina, Via Grenchen e i rimanenti uffici di P.le Mazzini.

Nel transitorio saranno climatizzate alcune stanze, per consentire il ristoro. A Quarto lo sono già le sale riunioni e la stanza dedicata alla pausa pranzo (sempre di Quarto).


Frigoriferi: è possibile installare senza problemi piccoli frigoriferi per gruppi di uffici. Per il problema dei farmaci (es. insulina) il medico competente ha accennato alla possibilità di prevedere frigo specifico per farmaci.

Smart working in deroga e in caso di massima allerta meteo: l’amm.ne è favorevole a concedere più sw in deroga (si veda e.mail del 9/08). Resta fermo l’uso dello sw in caso di massima allerta meteo (si veda e.mail del 12/08). L’USB ritiene positiva questa intenzione, tuttavia fa presente che, poiché queste condizioni climatiche sono ormai la normalità, sarebbe da riconsiderare il regolamento sul lavoro agile.


Problema fragili: in seguito alla riunione del 8/08, l’amm.ne (in data 09/08) ha trasmesso a tutti i dipendenti un articolato documento informativo sulla gestione del rischio da stress termico, in cui sono anche riportate le patologie croniche per cui gli effetti avversi del caldo potrebbero essere più probabili. I lavoratori con tali patologie è importante che si confrontino con il medico competente. Il medico è tenuto infatti all’aggiornamento delle cartelle sanitarie, anche in relazione al rischio di danni da stress termico per ogni lavoratore/lavoratrice sottoposto/a a sorveglianza sanitaria.


Idratazione: sia l’USB (nella nota del 01/08) che il suddetto documento dell’amm.ne, sottolineano la necessità di avere acqua fresca potabile sempre a disposizione perché in condizioni di stress termico l’idratazione è a tutti gli effetti una misura di protezione e prevenzione. E’ fondamentale che eventuali temporanei disservizi di risolvano in tempi rapidi. Poiché inoltre l’acqua deve essere facilmente accessibile, l’RLS dell’USB ha chiesto di spostare la colonna di distribuzione dell'acqua in un luogo più idoneo (nel caso Quarto). Inoltre il documento predisposto dall’RSPP riporta l’opportunità di disporre i distributori per l’approvvigionamento dell’acqua in più di una postazione. E’ emerso un problema di approvvigionamento di acqua nel centro di raccolta di Molassana. L'amm.ne se ne sta occupando, con tempi incerti.


Orario di lavoro: per gli operai l’amm.ne sta valutando l’anticipazione dell’orario di entrata alle 6.30 e di limitare le attività all'aperto nelle ore più fresche e di disporre di eseguire le attività meno gravose nelle ore più calde.


Vestiario: a parte chi lavora su strada (operai, che non devono esporsi alle radiazioni dirette del sole senza adeguata protezione) o coloro che devono indossare la divisa (es. uscieri), non è richiesto un abbigliamento particolare da parte dall'amm.ne per il restante personale. Di conseguenza non c’è alcun obbligo (soprattutto per i colleghi di sesso maschile) di indossare pantaloni lunghi, camicie con maniche lunghe e scarpe chiuse in condizioni di stress termico. L’USB ritiene infatti che un vestiario adeguato sia da considerare una misura di protezione e prevenzione (come anche riportato nel documento dell’amm.ne).


Sistema del compagno: l’RLS dell’USB ribadisce questa forma di misura di protezione e prevenzione (valida soprattutto per i fragili), come già specificato nella nota del 1 agosto. Tuttavia questo sistema non ha trovato riscontro in alcun documento.


Informazione, formazione e pianificazione della risposta alle emergenze: come indicato dalla normativa, l’amm.ne, tramite il documento più volte citato, ha provveduto alla corretta informazione a tutti i lavoratori in merito ai rischi connessi allo stress termico (idratazione, vestiario, comportamenti, rischi, riconoscimento di segni e sintomi di patologia da calore).

 

 

Genova , 12/08/2024 USB – PI Liguria - Città Metropolitana di Genova