Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Beni e Attività Culturali Notizie Nazionali Notizie Locali Federazione e Pubblico Impiego

COLOSSEO: ARRIVA LA VIGILANZA PRIVATA CON IL CONSENSO DELLA MAGGIORANZA DEI RAPPRESENTANTI RSU ELETTI NELLE LISTE DELLA CGIL E DELLE OO.SS. CGIL, CISL, UIL, SEMPRE IN SOCCORSO ALLA SOPRINTENDENZA.

Roma,

QUALI SONO GLI SCOPI E QUALI GLI INTERESSI DENTRO LE AZIENDE CONCESSIONARIE E PRESSO LA SSBAR?

COLOSSEO: ARRIVA LA VIGILANZA PRIVATA CON IL CONSENSO DELLA MAGGIORANZA DEI RAPPRESENTANTI RSU ELETTI NELLE LISTE DELLA CGIL E DELLE OO.SS. CGIL, CISL, UIL, SEMPRE IN SOCCORSO ALLA SOPRINTENDENZA. QUALI SONO GLI SCOPI E QUALI GLI INTERESSI DENTRO LE AZIENDE CONCESSIONARIE E PRESSO LA SSBAR?

 

Il 16 giugno 2014, il Soprintendente ci ha informato, che per l’emergenza “sotto organico estate 2014”, ha deciso di accettare la proposta del Concessionario Coopculture, che con fondi propri si è reso disponibile a reperire personale da istituti di vigilanza privata, da affiancare come supporto alle lavoratrici/tori dell’accoglienza e vigilanza dei vari siti della soprintendenza.

La RSU a maggioranza, quasi tutti eletti o confluiti nelle liste CGIL, ha immediatamente condiviso tale proposta, come la stessa CGIL.

L’USB P.I. ha rigettato con forza tale proposta ritenendo possibile soluzioni interne alla Soprintendenza per far fronte “all’emergenza estiva e non solo”, come ad esempio il recupero delle unità di personale della vigilanza e accoglienza, ora impegnate a svolgere attività diverse, per il 50% del proprio orario di lavoro, ed avviare immediatamente il confronto, promesso dalla Soprintendente, ma mai iniziato, sull’organizzazione del lavoro.

Dopo che anche altre OO.SS presenti hanno manifestato dubbi sulla proposta, l’Amministrazione ha rinviato ogni decisione a dopo l’incontro del Tavolo Nazionale, di contrattazione sulla questione Colosseo, previsto per la giornata del 26 giugno.

Oggi 27 giugno siamo stati convocati dal Soprintendente per un nuovo incontro e come avevamo previsto, dal tavolo nazionale non sono arrivate notizie e tantomeno unità per i due siti Colosseo e Palatino. Le stesse organizzazioni (Cgil, Cisl, Uil) che avevano permesso l’apertura straordinaria del 17 maggio chiedevano, ad alta voce, 20 unità (10 per il Patino Foro Romano e 10 per il Colosseo) per il giorno successivo all’apertura di cui sopra, sono, come sempre, rientrate nei ranghi abbassando i toni e dichiarando la propria disponibilità a discutere sulle proposte dell’Amministrazione quali:

Superturno; volontari da recuperare a livello anche regionale, disposti ad effettuare turni anche di 12/14 ore con compenso da stabilire per quattro giornate al mese;

Soluzioni da trovare all’interno della Soprintendenza; riproponendo quello che la Soprintendente aveva prospettato e cioè: istituzione dei casierati, proposta condivisa dalla nostra O.S., cancellazione del servizio notturno a Terme di Diocleziano e Palazzo Massimo e reperimento di personale da quei siti ritenuti solo magazzini quali Santa Croce, Malborghetto, Ponte di Nona, Tombe Latine etc. etc.

 

Il Soprintendente ha informato il tavolo di trattativa locale di aver posto un quesito al Ministero sulla possibilità di confronto con le OO.SS. e la RSU sulla questione. Lo stesso ha condiviso quanto deciso dalla Soprintendente e ribadito che la normativa vigente non prevede la contrattazione per tale materia.

Dopo tale dichiarazioni la RSU, a maggioranza, ha confermato la condivisione della soluzione dell’Amministrazione e le OO.SS. CISL UIL e CGIL hanno dato la propria approvazione.

Questo conferma che i sindacati confederali come al solito predicano bene, ma razzolano male, in quanto fanno finta di contestare la legge 150 (legge Brunetta) ma quando capita l’occasione la condividono sulla pelle delle lavoratrici e lavoratori.

 

Prolungamento aperture notturne

Dopo le ”accuse” del Ministro contro le lavoratrici/tori dei Beni Culturali, l’Amministrazione ha pensato bene di predisporre Progetti di aperture straordinarie con il prolungamento dell’orario di apertura di due ore, a partire dal mese di luglio a quello di dicembre, per i 30-35 musei che rappresentano “l’eccellenza” delle bellezze nazionali (45 nella stesura definitiva).

Il Ministro e le solite OO.SS. hanno sottoscritto l’accordo nazionale che prevede la volontarietà dei lavoratori a partecipare mantenuta a fatica nell’accordo, come ha dichiarato un rappresentante CISL, ma è stato tolto il vincolo di 1/3 delle presenze di personale interno, ritenuto necessario per la loro professionalità, per la conoscenza dei luoghi, dei sistemi di allarme, delle chiavi etc. etc.

Questi “signori” hanno, come vero obiettivo, quello di aprire il “COLOSSEO”, in barba a tutte le norme di sicurezza, e tantomeno a rispettare la relazione scritta e dettagliata dell’RSPP, consegnata al Soprintendente dalla direttrice dell’Anfiteatro, che segnala la scarsa illuminazione e i percorsi accidentati che non garantiscono la sicurezza dei visitatori nonché quella dei stessi lavoratori.

Va anche considerato che il COLOSSEO insieme al PALATINO FORO ROMANO, non essendo musei ma aree archeologiche, aprono per cinque mesi l’anno 77 ore a settimana con 6 milioni di visitatori annui, molto al di sopra degli standard europei sbandierati dal Ministro e dalla Direzione Generale della Valorizzazione che anziché promuovere e rilanciare il Patrimonio Culturale meno conosciuto, ma di uguale importanza se non addirittura superiore, continuano a mungere sempre le stesse mucche.

 

 

ADERISCI, RAFFORZA E LOTTA CON L’USB