Gentilissimo Prefetto,
dobbiamo nuovamente fare riferimento alla sua figura di Capo Dipartimento dei VV.F. per le attività che dovrebbero essere ordinarie, dei vari dirigenti periferici, ma che diventano invalicabili per incapacità amministrativa.
Al Comando di Firenze il dirigente ha inteso trasferire un dipendente in modo del tutto arbitrario, non è servita la contrattazione né tanto meno la discussione bonaria. Siamo stati obbligati a ricorre al TAR, con un aggravio di spesa a carico nostro e l’impunità di chi ha errato, in questo caso il dirigente di Firenze.
Il Tribunale amministrativo ci ha dato ragione, il dipendente non poteva essere trasferito in altra sede con un generico “esigenze di servizio” (subito dopo smentite dallo stesso dirigente), tant’è che il comando di Firenze è stato condannato a riproporre la mobilità correttamente.
La sentenza di cui le allego copia è stata emessa il 3 marzo 2009, notificata al dirigente subito dopo. Lo stesso non ha dato seguito a quanto disposto dal giudice e ciò reca grave danno al nostro collega, ancora vessato e colpito economicamente.
Egr. Capo Dipartimento, possiamo capire che la pessima figura, e/o impressione negativa, data all’opinione pubblica, comporti per il dirigente periferico qualche remora nel ripristinare la correttezza nel comando. Cosa questa che dovrebbe essere la norma per il buon funzionamento della pubblica amministrazione.
La invitiamo pertanto ad intervenire per ristabilire un minimo di correttezza nel comando in oggetto. Ciò anche al fine di evitare altri intereventi per abuso di atti di ufficio o eccesso di potere.
Certi di un suo fattivo intervento le porgiamo distinti saluti.