Lavoratori,
era ancora la gestione Denaro quando un bel giorno il demanio ci assegnò l' area della caserma militare dismessa “Prandina”; un' area di 35000 mq in centro storico ambita da molti , ma per lo stato italiano poteva essere concessa in via prioritaria al dipartimento dei Vigili del Fuoco e quindi è stata acquisita.
Secondo le idee di alcuni sarebbe sorta la nuova sede della direzione interregionale Veneto e Trentino A.A. e inoltre si sarebbe insediato anche il comando provinciale di Padova.
Un risparmio in affitti di quasi un milione di euro l' anno!!
I nostri dubbi però erano sull' eccessivo costo delle opere di adeguamento per poter trasformare una ex sede militare in una direzione e un comando dei vigili del fuoco , pertanto andava fatto un serio studio di fattibilità non avendo la certezza di ricevere fondi dal dipartimento e con la scure dei continui tagli al ministero.
In seguito impiegando personale VF e con richiami di discontinui per improntare un primo lavoro di bonifica, si è potuto constatare lo stato di abbandono dell' intera area infestata da arbusti di vario genere, animali e quant' altro.
All' epoca USB si è detta contraria all' impiego di personale VF in lavori quali il taglio di piante, erbacce, (con ausilio di mezzi e attrezzature) , personale distolto al soccorso per attività di bonifica e con ingenti consumi di carburante.
L' amministrazione per conto dei dirigenti susseguitisi in direzione e al comando di Padova, ha utilizzato la Prandina come magazzino di mobilio e suppellettili vari recuperati da istituti bancari, automezzi dismessi e materiale vario; abbiamo assistito a carovane notturne di mezzi destinati al fuori uso portati in quello che era diventato un deposito, mezzi privi di sicurezze, privi di assicurazione e chi più ne ha più ne metta. Non essendoci nessuna disponibilità economica e nessun interesse, di fatto è tornata ad essere territorio in stato di abbandono e bivacco di persone senza fissa dimora che lo avevano trasformato in dormitorio.
Ora l' amministrazione comunale ha ricevuto parere favorevole dal demanio, che ci ha tolto l' assegnazione probabilmente per “giusta causa”
Viene da chiederci quindi chi ripagherà il cittadino dei soldi spesi e non destinati al soccorso, in un progetto che doveva essere valutato seriamente dal fior fior di ingegnieri e architetti che vanta il corpo nazionale .
Chi ripagherà tutto questo? Nessuno o come al solito pantalone....
Speriamo almeno che il comune visto il primo lavoro improntato dia la mancia al corpo nazionale …..
Il mattino di Padova