Lavoratori,
dobbiamo mettervi al corrente dell’ennesima geniale trovata dell’Amministrazione Centrale che continua a tirare da una parte a l’altra una coperta sempre più corta, e che rischia di far prendere “freddo” a qualcuno.
Avevamo portato a conoscenza dell’opinione pubblica (comunicato stampa n. 1/08 del 21 febbraio u.s. divulgato agli organi d’informazione dal coordinamento provinciale RdB-CUB di Roma) l’incredibile disinvoltura con cui si mettevano in mobilità i neo-specialisti nautici formati per sopperire alle carenze di organico nei porti di Ravenna, Civitavecchia e Gaeta senza che questi prestassero un solo giorno di servizio in quelle sedi. Oggi ci troviamo di fronte ad una nota a firma del Capo Dipartimento che, con discutibili argomentazioni, trasferisce ben quattro di quei specialisti che dovevano garantire la continuità del servizio antincendio portuale nel porto di Civitavecchia e Gaeta, e che prevede il trasferimento di altri quattro, non appena sarà concluso un ulteriore corso di formazione che sarà bandito a breve per permettere a questi di tornarsene tranquillamente a casa. Difatti il provvedimento di mobilità con decorrenza immediata del 21 aprile 2008 cita queste testuali parole: “Questo Dipartimento, dopo un attento esame delle problematiche dei nuclei dei Comandi interessati ai trasferimenti, al fine di non compromettere l’operatività degli stessi, ha proceduto a una pianificazione dei movimenti del personale interessato”. Peccato che l’attento esame e la pianificazione non sia stata fatta sui 40.000 € spesi per formare questo personale che doveva coprire delle specifiche carenze; e che con quelle stesse carenze se ne vadano a coprire altre! Anche se sarà imminente un altro corso di specializzazione la storia si ripeterà, poiché questa è una strada già ben battuta in precedenza da chi ha individuato nella specializzazione nautica la via più breve per tornarsene a casa. “Peccato” che questo sia permesso solo ai neo-specialisti, mentre c’è ancora in giro per l’Italia un esiguo numero si brevettati anziani che a distanza di anni non riescono a tornare nei comandi di residenza; lavoratori di cui l’Amministrazione sembra essersene dimenticata completamente.
Tutto questo particolare “interessamento” da parte del Dipartimento a far rientrare a casa chi ha scelto volontariamente di partecipare ad un corso di specializzazione per un comando lontano da casa e, quindi, dava per scontato la permanenza in quella sede per un certo periodo di tempo, ci fa venire il sospetto che dietro ci sia una forte pressione da parte di qualche sindacato clientelare che cerca consenso scavalcando ogni logica di buon senso e di pudore. Alla luce di quanto sopra esposto la RdB-CUB, ritiene che chi sceglie “volontariamente” di frequentare un corso di specializzazione, bandito per coprire specifiche carenze in un certo comando, deve garantire continuità nel servizio in quella sede per qualche anno e, comunque, vista la specificità del ruolo ricoperto, che un neo patentato non possa essere trasferito in carenza di turn-over; che prima di mobilitare i neo patentati, così com’è sempre stato, sia operata una sanatoria per tutti specialisti che a distanza di anni non riescono a rientrare nelle sedi di residenza; nelle preselezioni degli aspiranti specialisti sia attribuito maggior punteggio al personale residente; elevazione del limite di età per partecipare ai corsi di specializzazione per garantire la presenza di qualificati nei distaccamenti portuali. Quanto sopra verrà da noi rappresentato quanto prima al Capo Dipartimento. La RdB-CUB non fa sconti a nessuno! Tanto meno a chi usa come proprio tornaconto un brevetto acquisito con denaro pubblico e che dovrebbe garantire al cittadino un servizio efficiente e continuativo in punti nevralgici quali i porti Italiani.
Se anche tu non vuoi che qualcuno trasformi il CNVVF in un mercato del baratto in mano ai sindacati clientelari, dacci forza concretamente inscrivendoti alla RdB-CUB!