a REGIONE TOSCANA
Presidente Eugenio GIANI
Assessore Monia MONNI
Oggetto: incendi boschivi Toscana 2022.
Gentili in indirizzo,
la scrivente Organizzazione Sindacale da anni denuncia le carenze strutturali di uomini e mezzi VVF sul territorio Italiano.
La riforme del CNVVF dal Dlgs.217/05 in poi, passando dal Riordino del Corpo del 2014 al recente Dlgs. 127/2018 non hanno fatto altro che fotografare lo stato esistente delle cose, introducendo elementi che, anziché snellire un Corpo che da decenni si occupa di soccorso tecnico urgente, lo ingessano in apparati e modalità operative inadeguate a fornire risposte alla collettività.
Il Riordino poi, sempre da questa os denunciato nel 2014, ha sforbiciato gli organici e di conseguenza la capacità di risposta in termini di uomini alle criticità legate agli eventi che puntualmente colpiscono il nostro fragile paese. Molti anni fa pubblicammo un testo profetico che si intitolava proprio “Il paese delle catastrofi annunciate”. A questi elementi aggiungiamo la carenza strutturale di automezzi ( sugli incendi vediamo Aps100 Eurocity di oltre 20 anni, fuoristrada AIB Land Rover degli anni ‘90), attrezzature e DPI ed il gioco è fatto, alla prima emergenza, oramai nemmeno più dichiarate dalla struttura preposta, il disastro è certo.
Ad oggi in Toscana i lavoratori VVF coinvolti con turni massacranti di oltre 24 ore non hanno periodi di riposi al rientro delle missioni per emergenze, dato che gli incendi sono numerosi anche nelle proprie provincie, specie nella tipologia di incendi boschivi dove si opera in zone impervie con temperature alte che determinano condizioni di lavoro al limite della sopportazione e dello stress psico-fisico.
Esempio sono gli impressionanti dati dell’incendio che da giorni devasta Massarosa e zone limitrofe:
Dati aggiornati alle 18:54 del 23/7, fonte ANSA:
- 908 ettari bosco e vegetazione macchia mediterranea distrutti
- oltre 1000 persone evacuate
- 105 vigili del fuoco al lavoro provenienti dalla Toscana e da altre regioni
- 20 km di autostrada chiusa.
Eppure poche settimane fa la Regione Toscana ha di nuovo stipulato una convenzione per lo spegnimento incendi boschivi, di competenza regionale ai sensi della Legge 353/2000, con il Corpo Nazionale VVF impiegando le stesse esigue e insufficienti risorse degli ultimi anni.
Eppure la Regione destina decine di milioni di Euro per il sistema regionale “Piano operativo antincendi boschivi” basato su molteplici settori e componenti, sia per la previsione che per la lotta attiva.
Ma in questo sistema, sancito anche dall’accordo Stato-Regioni del 4/5/2017 in cui si individuano criteri di collaborazione e lotta attiva, sono pian piano venuti a mancare, per scelte strategiche e logiche secondo noi non attinenti alla effettiva efficienza, elementi di collaborazione.
Nel 2022, come negli anni precedenti, si ricorre all’accordo Regione/VVF solo ed esclusivamente per la parte inerente la copertura SOUP e Cop nel loro periodo di apertura, il DOS-AIB che non può certo risolvere da solo gli incendi, il possibile impiego di squadre VF ma solo dal mese di Ottobre!?
Nessuna altra forma di collaborazione alla lotta attiva oggi è prevista!
Quindi in una regione con una estensione di aree boscate e con fattori climatici e ambientali di rischio AIB non si prevedono forme di collaborazione vera e attiva per lo spegnimento di incendi durante la stagione a rischio. Vengono destinati ai CNVVF circa 290.000€ a fronte dei milioni investiti nel sistema antincendio boschivo.
Eppure basterebbe vedere l’operato di regioni a noi limitrofe e prendere spunto.
La Regione Emilia Romagna, che non ha lo stesso rischio e le stesse aree appenniniche e boscate della Toscana, ha in essere da molti anni un accordo con il CNVVF per 365 giorni l’anno con un sistema di Protezione Civile a 360 gradi, dalla parte sanitaria a quella antincendi boschivi.
Nel periodo di rischio ci sono 9 squadre VF attive nelle 9 provincie della Regione, 50 Vigili del Fuoco con i relativi automezzi in prontezza operativa, oltre le squadre ordinarie. Le squadre aggiuntive sono finanziate dall’accordo che vale oltre i 2 milioni di Euro.
Pensiamo se all’inizio dell’incendio di Massarosa attuale, quello del Monte Serra e altri degli anni passati avessimo avuto in prontezza operativa 10 squadre VVF con 50 uomini e 20 automezzi da dirigere immediatamente sull’evento….
Siamo disponibili, come lo siamo stati con la precedente giunta, a collaborare per trovare soluzioni condivise che diano risposte concrete ai cittadini che ogni anno vedono sempre più deturpato il patrimonio paesaggistico di questa regione.
Vi chiediamo pertanto di intervenire e dare riscontro di un sistema di Protezione Civile da rivedere, mettendo in atto più lotta attiva rispetto alla burocrazia che si annida sempre nella gestione degli eventi.
Il soccorso non può essere ostacolato da strutture che rallentano lo scopo, il soccorso necessità di operatori professionisti come lo sono i Vigili del Fuoco che in queste ore continuano a dare tutto il loro supporto con turni massacranti fino a 48 ore, mettendo a rischio anche la propria incolumità e salute.
I cittadini hanno bisogno di risposte, i VVF danno risposte. La Regione ha bisogno dei VVF.
Restiamo in attesa di urgente riscontro.
Cordiali Saluti.
per il Coordinamento USB VVF Toscana
Claudio Mariotti