Coop verifichi condizioni di chi lavora in appalto per le sue associate
“Costretti a lavorare molti mesi senza alcun giorno di riposo e lasciati a casa, anche per intere settimane, se provavano a rivendicare il benché minimo diritto; turni quotidiani dalle ore 6.00 alle 9.00 e dalle 21.00 alle 23.00-24.00, o finanche alla 1.00 di notte, con ripresa il mattino dopo; paghe da fame, sotto i 5 euro netti l'ora, certificate da buste paga con palesi irregolarità. È questo il quadro agghiacciante che emerge dai dipendenti della cooperativa che gestisce l'appalto del rifornimento alla Coop di Guidonia”, denuncia Francesco Iacovone. dell’USB Lavoro Privato.
Precisa il sindacalista: “Unicoop Tirreno ha ceduto la Coop di Guidonia a Distribuzione Lazio, la quale non è altro che una Spa sua partecipata. A sua volta Distribuzione Lazio ha appaltato il rifornimento della Coop di Guidonia ad una cooperativa, che si comporta così con i suoi dipendenti”.
Sottolinea Iacovone: “E mentre il presidente della Lega Delle Cooperative, Mauro Lusetti, dichiara di combattere una battaglia contro le false coop, si dimentica di verificare le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i dipendenti che operano in appalto per le sue associate”.
“Oggi cominciamo una battaglia sindacale per riconsegnare ai lavoratori della Coop di Guidonia dignità e salario. Ma anche le condizioni di salute e sicurezza, che quei turni di lavoro fuori da ogni logica di buon senso hanno messo in serio pericolo. Per uguale lavoro, uguale salario e uguali diritti”, conclude il dirigente USB.