Liquidazione del compenso incentivante al personale amministrativo del Provveditorato sede di Ancona: le modalità scelte dal Provveditore sono inaccettabili.
L'Amministrazione vuole chiudere (male) la lunga vicenda, disattendendo le giuste attese dei lavoratori coinvolti a vedersi riconosciuto, anche se molto tardi, quanto stabilito prima.
Il Provveditore avv. Marco Guardabassi fa in sostanza come se un arbitro a metà partita prendesse in mano il pallone e dettasse nuove e diverse regole del gioco.
Infatti l'accordo sindacale del del 26 giugno 2008, sottoscritto all'unanimità ed ancora vigente, disciplina la materia della ripartizione incentivi a livello decentrato, senza possibilità quindi di addurre differenti interpretazioni di carattere "transitorio" o valide solo per un gruppo di lavoratori, finendo per attribuire unilateralmente e discrezionalmente solo ad alcuni gli incentivi economici sulla base di una nuova presunta modalità di valutazione ritenuta più "giusta" (peraltro difforme dalle valutazioni formali del RUP!)
Penoso il tentativo del dirigente, sebbene in parte purtroppo riuscito, di coinvolgere RSU e parti sindacali, al fine di renderli complici sia nel merito che, soprattutto, nel metodo qui affermato: gli accordi si firmano ma si possono anche non rispettare.
Di chi è la responsabilità, oltre che della solita parte datoriale poco lungimirante che potrebbe avere interesse ad avere mano ancor più libera rispetto a quanto norme e contratti nazionali capestro gliene forniscano, nella distribuzione ad personam di incentivi o prebende?
Non certo della USB che, pur avendo cercato di mediare e di portare avanti la discussione nel merito, anche per evidenziare discrasie e lavorare meglio in futuro con nuove norme ed accordi, non può tollerare il fatto che degli accordi si faccia carta straccia, sebbene nel caso di specie si tratti del compenso incentivante ex art. 92 del d.lgs 163/2006, per un singolo seppur consistente lavoro per la sede di Ancona. Ciò costituisce peraltro un grave precedente per tutti.
Pertanto la USB PI ha diffidato e messo in mora il Provveditore dal procedere nella liquidazione dell'incentivo di cui trattasi con modalità difformi dagli accordi sindacali vigenti e sostiene i lavoratori nel loro diritto al giusto riconoscimento.
In allegato pubblichiamo l'atto di diffida trasmesso dalla nostre strutture Territoriale USB Ancona.
USB Pubblico Impiego Ministeri Infrastrutture e Trasporti