Il 14 febbraio alle ore 10:00 i lavoratori di tutte le aziende del T.A. si mobiliteranno presidiando il terminal T1 all’aeroporto di Fiumicino.
L'incidente di Carpatair avvenuto la scorsa settimana riaccende i riflettori sulle vicende Alitalia e sulle reali condizioni del Trasporto Aereo in questo paese oggetto di recenti denunce da parte di USB.
Vettori e aziende che operano in ambito aeroportuale, continuano con la cessione di attività e appalti finalizzati all'unico scopo di abbassare il costo del lavoro. Questo rende sempre più difficile il controllo per l'applicazione degli standard di sicurezza previsti in questo settore. Lo dimostra anche il più recente, drammatico e mortale incidente sul lavoro di Giorgio operaio di Aviapartner.
Appare ancora più grottesco che contratti di leasing e il noleggio siano compatibili con le ristrutturazioni pesanti, avvenute in questi anni. Riduzioni di personale qualificato e il sistematico ricorso alla cassa integrazione ed alla mobilità sono all’ordine del giorno. Alitalia Lai, Windjet, Meridianafly non si contano le risorse e le professionalità, sprecate in nome del risparmio, della concorrenza spietata e di decisioni sbagliate e suicide.
Nel 2008 la politica utilizzò la questione della compagnia di bandiera come uno spot nella campagna elettorale. La nuova Cai depurata dai debiti, accumulati nei decenni fu presentata al pubblico con un’operazione di pura facciata ma non fu fatta nessuna riforma del sistema.
Per queste ragioni è ancora più chiassosa la crisi di liquidità e il pesante indebitamento operativo che Alitalia sta affrontando. Senza una ricapitalizzazione immediata e senza un progetto nazionale serio non ci sarà futuro. Siamo già al collasso dell’intero insieme. Con forza chiediamo di cambiare le linee d’indirizzo di questo paese colonizzato anche dal punto di vista industriale.
USB Lavoro Privato
Fiumicino, 8 febbraio 2013