Giovedi 26-06-2008 I lavoratori licenziati dalle Società DC Viaggi e Seppi, che all’ interno di Consorzio ORFEO e per conto di Transcoop bus eserciscono parte del sub appalto del servizio urbano ed extraurbano avuto in affidamento da A.E. del gruppo ACT., ormai al terzo giorno di sciopero della fame, hanno presidiato davanti alla sede della Provincia per rivolgere le loro rivendicazioni alle Istituzioni provinciali in concomitanza della seduta del Consiglio Provinciale.
Questi lavoratori, da un giorno all'altro, sono stati espulsi dalle Aziende senza giusta causa e nessun motivo valido, nonostante fossero lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Alcuni di loro sono stati licenziati in tronco, benchè fossero in una situazione familiare particolrmente disagiata e sotto la tutela della Legge 104 (Legge per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).
Il Consiglio provinciale ha dimostrato per l'ennesima volta, nonostante tutte le mobilitazioni delle ultime due settimane e la solidarietà espressa da tanti consiglieri dei diversi schieramenti, una cinica indifferenza verso la situazione drammatica nella quale versano i lavoratori espulsi. L'unica decisione che è stata presa appare come l'ennesimo tentativo di non dare una risposta definitiva al problema da noi posto. Il Consiglio ha dato mandato all'Assessore alla Mobilità Gobbi di “raccogliere la documentazione” (come se la situazione non fosse già abbastanza chiara!) sulla situazione dei licenziamenti e, quindi, di rinviare, ancora una volta, all'infinito una soluzione reale e concreta per coloro che da settimane vivono senza stipendio e non sanno come sarà il loro futuro.
A cominciare dalla Presidentessa Sonia Masini, fino all'ultimo Consigliere di maggioranza o di minoranza che fosse, hanno deciso di ignorare la situazione, voltando la testa dall'altra parte; l'assessore al Lavoro Ferrari, che dovrebbe occuparsi direttamente della questione e che avrebbe il potere di intervenire, mette la testa sotto la sabbia, adducendo giustificazioni ridicole e pretestuose.
Il Comune, dal canto suo, fa a gara con la Provincia per vincere il premio del cinismo e della latitanza su questioni dirimenti non solo per i lavoratori, ma per tutti coloro che hanno a cuore i destini del sistema del trasporto pubblico locale.
I lavoratori sono totalmente insoddisfatti delle “non risposte” da parte della Proprietà, Comune e Provincia e dal loro ateggiamento arrogante e continueranno la mobilitazione nei prossimi giorni, stazionando davanti al Comune.
Per noi l'unica soluzione accettabile è il reintegro immediato dei lavoratori licenziati.
IL LAVORO C'È, NON È STATO RIDOTTO!!
PERTANTO I LAVORATORI DEVONO ESSERE RIASSUNTI!!!
Chi subentra alle società che si ritirano deve assumere tutti i lavoratori che prima erano impiegati sulle linee esercite dal cessante!!
I POLITICI DI REGGIO DEVONO FARSI CARICO DI QUESTA INDEGNA SITUAZIONE!!
A.E. DEVE RIPRENDERE IN CARICO LE LINEE E TUTTI I LAVORATORI ORA IMPIEGATI NELLE SUBCONCESSIONI NON ESSENDO CON EVIDENZA QUESTI PICCOLI IMPRENDITORI GARANTI DELLE PIU’ MINIME NORME DI CONVIVENZA SOCIALE
Reggio Emilia 27 giugno2008