Alitalia licenzia 994 lavoratori, si giunge così a un epilogo annunciato nei mesi scorsi senza che nulla sia stato fatto in questo tempo dalle sigle sindacali firmatarie degli accordi, almeno per provare a ridurre il numero o per assicurare ricollocazioni certe.
Al danno si aggiunge la beffa, si sta procedendo alla messa in mobilità dei lavoratori dichiarati in esubero senza nemmeno consegnare le lettere di licenziamento. S’inizia con il personale di scalo, è ciò che sta accadendo in queste ore a Fiumicino.
Da ieri molti dei dipendenti di terra stanno prendendo coscienza del proprio licenziamento e scoprono di essere esuberi senza alcuna comunicazione preventiva, semplicemente recandosi al lavoro e scoprendo improvvisamente di aver il tesserino aziendale disattivato. Oltre all’inerzia degli attori sindacali USB denuncia modi indegni di un paese civile e fuori da ogni correttezza ed etica.
USB afferma che il disastro di questa vertenza è stato definito con gli accordi ministeriali di luglio confermati frettolosamente il 24 ottobre scorso con le firme di CISL UIL UGL ANPAC AVIA ANPAV, e si somma a quella di tutte le altre grandi aziende del trasporto aereo, da Meridiana a Groundcare.
Per chi perde il lavoro, oggi non c’è la certezza del ricollocamento promesso nelle intese sottoscritte. D’altra parte è paradossale espellere i lavoratori se l’infrastruttura aeroportuale di Fiumicino aumenta il traffico del 6%. La Cai deve farsi carico di tutte le conseguenze di questa situazione e trovare con le parti sociali una via d’uscita. Non si può assistere a un'ingiustizia inaccettabile, come se nulla fosse specialmente in presenza d’investimenti per la compagnia, di prospettive e sviluppo come di vettore di prima grandezza.
Oltre a 879 dipendenti di terra, perdono il posto di lavoro 61 piloti e 54 assistenti di volo.
USB rilancia l’urgenza di un intervento del Governo sulle regole di sistema e sul tema dell’occupazione per ripartire dalla dignità del lavoro in un settore che continua a crescere.
USB Lavoro Privato
Fiumicino, 2 novembre 2014