L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle sarà impossibile da dimenticare. La Scuola Pubblica Statale ha vissuto e sta vivendo sfide impensabili e le lavoratrici e i lavoratori le affrontano con la massima responsabilità, di fronte all'inaccettabile inettitudine del Ministero dell’Istruzione, del Governo e della politica tutta.
Ma il 2020 ci ha anche ricordato quanto vale la lotta: si è aperto con l’internalizzazione di migliaia di ex-LSU/appalti storici, dopo vent’anni di lotta e si conclude con la trasformazione dei vergognosi contratti part-time in full-time, l'internalizzazione degli esuberi e con l’avvio della seconda procedura concorsuale, per i lavoratori con almeno 5 anni di servizio.
USB Scuola non si è fermata neanche durante i lockdown, più o meno rigidi, che hanno costellato le nostre vite. Abbiamo proseguito il lavoro con ogni mezzo: webinar, videoconferenze, dirette streaming, consulenze telematiche, consulenze di persona nella massima sicurezza anticovid.
E proseguiremo nel 2021, sperando di potere riprendere tutte le attività in presenza il prima possibile, perché l’anno che verrà sarà un anno impegnativo.
L’attacco al diritto di sciopero è ripreso con forza; la Didattica a Distanza è sempre più pervasiva, la stabilizzazione dei precari e l’eliminazione dei vincoli iniqui, la riduzione del numero di alunni per classe, l’aumento degli organici docenti e ATA, la necessità di interventi di edilizia scolastica, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro a prescindere dal Covid, l’eliminazione dell’Alternanza Scuola-lavoro, il ripristino della democrazia all’interno delle scuole e degli organi collegiali: nuovi e vecchi motivi di lotta, alcuni esempi degli ambiti in cui ogni giorno USB Scuola lotta per i laboratori e le lavoratrici, in contrasto con un Ministero spesso irresponsabile e inefficiente e con pseudosindacati rappresentativi solo dei propri interessi e mai dei lavoratori.
Aderente
alla FSM