Anche mercoledì 30 luglio, nel basso Piemonte, è andata in scena l'ennesima rappresentazione coercitiva da parte di un governo, che attraverso il suo braccio armato e servile, costituito dalle forze “dell'ordine”, ha voluto nuovamente disattendere la volontà della popolazione di difendere il proprio territorio dallo scempio del terzo valico.
Ricordando e sottolineando che questi comportamenti dittatoriali gravano economicamente su tutti i cittadini, in quanto uno schieramento del genere appare esageratamente immotivato, aggiungiamo che nella giornata di mercoledì è giunta notizia che proprio a causa della ingiustificata chiusura delle strade di accesso alle località coinvolte dagli espropri (non eseguiti fortunatamente grazie alla determinazione coraggiosa dei veri difensori del territorio) anche il soccorso tecnico urgente per la salvaguardia delle persone e del territorio da parte del 118, vigili del fuoco e altri enti preposti, è stato rallentato, come a voler significare che gli interventi debbano essere subordinati ai potenti di turno, che reputano gli interessi e intrallazzi mafioso governativi, più importanti di qualsiasi altro servizio.
USB si schiera come sempre con chi difende i propri diritti e la terra, che è patrimonio di tutti, esprimendo la più completa, totale solidarietà e disponibilità ai manifestanti resistenti NO TAV NO TERZO VALICO e denuncia la sconsideratezza delle forze dell'ordine che oltre a contrapporsi con violenza inaudita nei confronti di cittadini inermi e indifesi, potevano ostacolare le funzioni consone al personale demandato alla salvaguardia dei beni, delle persone, del territorio, limitandone la viabilità e conseguenti ritardi interventistici.
“RESISTERE PER ESISTERE”