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Gli editoriali

CONFERENZA D'ORGANIZZAZIONE USB UN PASSAGGIO NECESSARIO, UN PROGETTO IMPORTANTE

Roma,

Da venerdì a sabato ci riuniremo a Chianciano per fare il punto sullo stato della nostra organizzazione. Più di 250 dirigenti sindacali di USB si confronteranno nella prima conferenza di programma e di organizzazione per definire come, da qui al prossimo congresso nazionale, la confederazione dovrà attrezzarsi per affrontare al meglio le sfide importanti che siamo chiamati a fronteggiare.

L’USB arriva a questa I° Conferenza di Programma e di Organizzazione forte di risultati assai significativi sia sul piano della crescita e della diffusione organizzativa che del ruolo politico e del peso acquisito dalla sua nascita ad oggi. Peso politico e crescita organizzativa sono il frutto della capacità che abbiamo avuto di dare le giuste risposte politiche e di mobilitazione e della forte attrazione che le nostre scelte e le lotte che abbiamo costruito e diretto hanno operato tra i lavoratori e tra chi oggi è in cerca di un sindacato di classe e conflittuale e abbandona le confederazioni complici. Lotte e conflitti che ci hanno visto impegnati sul piano nazionale e su quello territoriale, sulle grandi questioni che l’offensiva dell’avversario ci ha posto davanti e sulle vertenze quotidiane che in ogni luogo di lavoro e in ogni territorio abbiamo cercato di affrontare al meglio delle nostre capacità.

USB cresce mentre tutte le altre organizzazioni del sindacalismo di base arretrano in peso politico e capacità di mobilitazione. La scelta che abbiamo operato al congresso di Montesilvano di dichiarare per noi conclusa la stagione del sindacalismo di base autorganizzato e di avviare il percorso per la costruzione del sindacato di massa e di classe si è rivelata giusta ed oggi ne cominciamo a vedere i frutti.

In una situazione di generale attacco all’idea stessa di sindacato, siamo riusciti ad intercettare e a coinvolgere nelle nostre lotte migliaia di lavoratori, molti dei quali si sono trasformati in nuovi iscritti, a tenere e ad avanzare nelle recenti elezioni per le RSU nel pubblico impiego, ad ingaggiare una battaglia durissima sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro e sulle trasformazioni drammatiche che si stanno apportando, nel silenzio assordante delle confederazioni complici, a tutta la normativa del lavoro e ai diritti indisponibili dei lavoratori. Abbiamo dato il nostro convinto sostegno al rilancio del Forum Diritti/Lavoro per far si che continui ad essere strumento utile di analisi giuridica, di inchiesta sul mondo del lavoro, di continuo stimolo alla ripresa di un’attenta analisi dei processi di riorganizzazione produttiva e delle sue ricadute sul movimento dei lavoratori.

Oggi dobbiamo adeguare la nostra struttura politico/organizzativa alla nuova situazione e al nuovo entusiasmante ruolo che ci siamo conquistati. Abbiamo bisogno di ancora maggiore capacità di azione, di rendere le nostre strutture capaci di praticare la confederalità a tutto campo, di realizzare finalmente quel progetto di confederalità sociale che da tempo stiamo sperimentando e che oggi va strutturato centralmente e articolato sui territori, di rispondere positivamente alle aspettative che vengono riposte in USB a livello europeo e internazionale.

Abbiamo bisogno di tutte e tutti, di una forte e adeguata struttura nazionale di direzione politica, di categorie capaci di elaborazione e di traduzione concreta dei bisogni dei lavoratori nei propri settori, di Federazioni territoriali sempre più in grado di essere interlocutori politici a tutto campo e di favorire lo sviluppo della confederalità in armonia con le scelte collettive e generali dell’organizzazione, di una struttura di servizi ai lavoratori sempre più adeguata e diffusa, di delegati militanti, di una forte identità di organizzazione, di essere insomma davvero il sindacato che serve. Di questo discuteremo e su questo decideremo nei prossimi giorni a Chianciano con il corpo attivo del sindacato di classe.