(20/22) La bozza di messaggio che l’amministrazione ha sottoposto alla nostra attenzione è stata presentata come un atto dovuto in applicazione del decreto 4 febbraio 2022.
In sostanza il messaggio conferma la tutela con lo smart working 5 gg. a settimana per i lavoratori provvisti di certificazione del medico curante per le patologie previste dal decreto citato nel quale sono confermate le patologie già contemplate dalle norme che lo hanno preceduto.
La tutela resterà in vigore fino al termine del periodo emergenziale, 31 marzo prossimo, e riguarderà anche i lavoratori che abbiano familiari conviventi con le patologie previste dalla norma e certificate dal medico curante.
La documentazione deve pervenire in busta chiusa al Centro Medico Legale della Sede di appartenenza del lavoratore che dovrà produrla entro la prima settimana di marzo.
Per maggior chiarezza alleghiamo uno stralcio del decreto che individua le patologie oggetto di certificazione:
a) indipendentemente dallo stato vaccinale:
a.1) pazienti con marcata compromissione della risposta
immunitaria:
trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro due anni
dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del
trapianto contro l'ospite cronica);
attesa di trapianto d'organo;
terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico
Antigenico (cellule CAR-T);
patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con
farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi
dalla sospensione delle cure;
immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge,
sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es:
terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo,
farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto
sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
dialisi e insufficienza renale cronica grave;
pregressa splenectomia;
sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei
linfociti T CD4+ < 200cellule/μl o sulla base di giudizio clinico;
a.2) pazienti che presentino tre o più delle seguenti
condizioni patologiche:
cardiopatia ischemica;
fibrillazione atriale;
scompenso cardiaco;
ictus;
diabete mellito;
bronco-pneumopatia ostruttiva cronica;
epatite cronica;
obesità;
b) la contemporanea presenza di esenzione alla vaccinazione per
motivi sanitari e almeno una delle seguenti condizioni:
età >60 anni;
condizioni di cui all'allegato 2 della circolare della
Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della
salute n. 45886 dell'8 ottobre 2021 citata in premessa