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Consiglio nazionale USB PI, la mozione finale.

Roma,

Il Consiglio nazionale della USB Pubblico Impiego si è riunito a Roma il 22 novembre 2014 per analizzare la fase politico sindacale e per decidere in ordine alla prossima scadenza del rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie per le quali si voterà il 3/4/5 marzo 2015 in tutti i luoghi di lavoro pubblici.

Il Consiglio nazionale USB ha discusso approfonditamente della situazione del Paese e soprattutto dello stato della pubblica amministrazione e dei dipendenti pubblici che stanno subendo un attacco durissimo da parte del Governo Renzi che, in continuità con i precedenti governi e in ossequio ai diktat economici provenienti dall'Unione Europea, dalla BCE e dal FMI, punta a smantellare definitivamente il ruolo della pubblica amministrazione per favorire gli interessi dei privati a mettere le mani sugli enormi volumi economici mossi complessivamente dalla P.A..

Il Consiglio nazionale USB esprime piena soddisfazione per la riuscita delle mobilitazioni e degli scioperi del 19 giugno, del 24 ottobre e del 14 novembre scorsi che la USB pubblico impiego, assieme alla Confederazione, hanno prodotto per contrastare le politiche del governo Renzi e in particolare

- la riforma della pubblica amministrazione, che prevede l'ennesimo attacco al contratto nazionale di lavoro;

- il Jobs act attraverso cui rendere il lavoro una variabile dipendente completamente asservita agli interessi di impresa;

- l'ennesima riforma privatistica della scuola e la legge di stabilità.

La grande partecipazione agli scioperi e alle manifestazioni promosse dalla USB da parte dei lavoratori pubblici segnalano una inversione di tendenza nella disponibilità dei lavoratori a partecipare e a tornare protagonisti della propria condizione materiale nei luoghi di lavoro quando gli obbiettivi e i tempi di effettuazione degli scioperi sono corretti e condivisi.

Il Consiglio nazionale ha dato un giudizio pesantemente negativo delle confuse iniziative di sciopero che le confederazioni complici stanno mettendo in campo in queste settimane, a decisioni già assunte da tempo, con il solo intento di rappresentarsi come conflittuali alla vigilia del voto per le RSU.

Tali iniziative vengono lanciate dopo aver condiviso tutte le scelte economiche e di riorganizzazione produttiva e di smantellamento della P.A. fin qui operate per far pagare la crisi ai lavoratori e alle famiglie italiane, dalle riforme delle pensioni al pareggio in bilancio, allo stravolgimento della Costituzione per piegarla sempre più agli interessi del blocco di riferimento del governo Renzi, Confindustria e poteri forti.

Il Consiglio nazionale USB invita  le lavoratrici e i lavoratori pubblici a diffidare di scioperi che non indichino con precisione obbiettivi, responsabilità e piattaforma politica.

Tali scioperi più che inutili sono dannosi.

Il Consiglio nazionale ha quindi deciso di lanciare una grande campagna di adesioni all'USB per raccogliere, anche in termini di iscrizioni all'organizzazione, il grandissimo consenso che in ogni luogo di lavoro le nostre iniziative a tutela dei Lavoratori e della P.A. stanno ricevendo.

Il Consiglio nazionale impegna pertanto tutta la USB pubblico Impiego, le strutture territoriali, le strutture aziendali, i singoli iscritti al massimo sforzo di iniziativa nella campagna di adesione.

Il Consiglio nazionale in merito al prossimo rinnovo RSU ritiene vada messo in campo un ulteriore sforzo organizzativo per consentire a centinaia di migliaia di lavoratori pubblici di trovare nei propri luoghi di lavoro la lista USB Pubblico Impiego e di poter quindi dare, con la propria candidatura e con il voto, il proprio sostegno al conflitto sindacale, togliendo forza e potere ai sindacati complici.

Il Consiglio nazionale confermando gli obbiettivi strategici di crescita e radicamento in tutti i comparti pubblici e sul territorio, impegna l'intera organizzazione a lavorare unitariamente per una crescita forte ed esponenziale particolarmente nel comparto delle autonomie locali, nel comparto Ministeri e in quello dell'Università.

Le strutture regionali di pubblico impiego saranno il centro dell'attività e ad essi chiediamo si rapportino le Federazioni regionali USB per garantire l'apporto di tutta la Confederazione a questa sfida che affrontiamo con entusiasmo per il rafforzamento di tutta l'Organizzazione.