Riteniamo che il peggioramento degli orari di lavoro a partire dall'accordo del 2010, le modifiche organizzative degli ultimi anni, la crescente automazione delle linee e l'uscita incentivata di una trentina di operatori nell'arco degli ultimi tre anni, concessa anche a fronte di una
crescita dei volumi, abbiano come obiettivo da parte dell'azienda quello di ottenere l'abbattimento dei costi di produzione attraverso una rio
rganizzazione del personale che permetta di produrre sempre di più
con sempre meno operatori. In questo senso crediamo debba essere intesa anche la pressante richiesta di ridimensionare le pause e di voler adeguare tutti i part-time alle esigenze produttive.
Conseguenze dirette di queste scelte aziendali sono il notevole aumento dei carichi di lavoro su tutti i reparti produttivi e la confusione generata dalla riorganizzazione e dal ridimensionamento del personale di supporto diretto o indiretto alla produzione (manutentori e tecnologi).
Soprattutto a Fauglia, dove gli spazi sono sovraffollati, tutto ciò si traduce in un modo di lavorare "al limite", spremendo al massimo le risorse e generando confusione e situazioni troppo spesso
non rispettose delle norme previste.
Nonostante i volumi siano in crescita già dal 2015, le scelte aziendali non danno sufficiente certezza sul mantenimento occupazionale e si continua a ricorrere abbondantemente al personale interinale. Questo scenario è motivo di forte preoccupazione da parte nostra perché temiamo che,
a dispetto dei numeri sempre più alti di iniettori prodotti, possa portare in un futuro prossimo alla creazione di personale in esubero.
Pertanto chiediamo all'azienda di annullare qualsiasi richiesta avanzata finora su pause e part-time e di convocarci in tempi brevi per un confronto sui seguenti punti:
1. Necessità di individuare nuovi spazi nello stabilimento di Fauglia per aree ristoro, servizi igienici e spogliatoi, ormai totalmente insufficienti.
2. Stabilizzazione di almeno 20 lavoratori interinali secondo il criterio di anzianità lavorativa, per garantire i livelli occupazionali e far fronte alle uscite incentivate degli ultimi anni.
Precisiamo inoltre che, essendo venuti a conoscenza di un imminen
te incontro tra l'azienda e le organizzazioni sindacali FIM e FIOM presso l'Unione Industriali, il presente comunicato vale anche come richiesta formale di convocazione della nostra organizzazione sindacale in
merito ad eventuali trattative in corso.
USB Continental