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Comunicati Stampa

CONTRATTO AGENZIE FISCALI: CON RINNOVO A SALDO NEGATIVO SI DISINCENTIVA CHI DOVREBBE STANARE GLI EVASORI

Roma,

RdB-CUB P.I. non firma e rilancia iniziative a difesa del salario

Dopo l'esame degli organi di controllo, il governo ha dato il via libera all’ARAN per la firma del rinnovo del biennio economico 2008-2009 per il Comparto Agenzie Fiscali. Nonostante la bocciatura della pre-intesa, espressa dai lavoratori nella consultazione proposta dalla RdB-CUB P.I.., il rinnovo ha trovato d'accordo Cisl Uil e Confsal-Unsa.

“Tagliate le risorse del salario accessorio per effetto della legge 133, a fronte di un aumento contrattuale medio di 82 Euro lordi i lavoratori hanno perso più di 300 Euro mensili pro capite, corrispondenti a un saldo negativo di almeno 220 Euro”, quantifica Stefania Lucchini, dell’esecutivo nazionale RdB-CUB Agenzie Fiscali.

"Questo contratto non aumenta il potere d’acquisto dei salari, non recupera la perdita causata dall’inflazione  - prosegue Lucchini – e addirittura fa dimagrire le buste paga dei lavoratori del Fisco, che pure hanno consentito al Paese di recuperare imposta evasa in misura superiore agli obiettivi assegnati da questo e dai precedenti Governi. Così, nel momento in cui si parla tanto di premiare la professionalità e incentivare la produttività, nei fatti si tagliano gli stipendi di chi gli obiettivi li supera. Questo è un insulto all'intelligenza dell'opinione pubblica ed un grande favore agli evasori fiscali, che continuano a rimanere impuniti mentre si colpiscono i lavoratori pubblici".

"Come se non bastassero queste politiche salariali, la massiccia riorganizzazione in atto all'Agenzia delle Entrate accresce nei lavoratori incertezza, confusione e timori per il proprio futuro professionale e crea tutti i presupposti per disincentivare l'impegno e favorire l'evasione fiscale. ", conclude la responsabile RdB-CUB P.I..

La RdB-CUB Pubblico Impiego non ha firmato questo contratto-truffa e metterà in campo ogni iniziativa per riportare la questione salariale al centro dell'attenzione, per ripristinare le norme speciali abrogate da Brunetta e per tutelare i lavoratori del Fisco coinvolti dalla ristrutturazione.