Lavoratori,
si conclude la prima parte di un contratto pubblicistico dove i lavoratori dovevano rispecchiarsi con maggiori attenzioni da parte del governo ed avere quelle risorse e quelle norme da fargli prendere quota. Almeno cosi erano le chiacchiere vendute in categoria, i risultati invece sono tutt’altro.
Nella giornata di giovedì 14, si è conclusa la trattativa per il personale non direttivo e non dirigente relativamente al rinnovo del contratto parete normativa 2006/09.
È inutile ribadire che questa riforma ha segnato negativamente il Corpo nazionale, i lavoratori lo constatano ogni giorno nelle loro sedi di lavoro. Questa riforma non ha portato valore aggiunto ai vigili del fuoco in quanto non ha conferito più organico né soldi e neppure più diritti.
La RdB/CUB ha espresso una forte critica, già dalla primo incontro tenutosi il 4 marzo 08, nei confronti del metodo attraverso cui il governo, ancora una volta, ci vincola a trattare in merito al CCNL dei vigili del fuoco. Siamo stati almeno due mesi senza prendere in esame alcunché delle questioni contrattuali in sospeso e poi di colpo, prima della riunione, che si terrà mercoledì prossimo venturo, del Consiglio dei Ministri, la funzione pubblica pretende la conclusione del contratto.
Detto questo, abbiamo in tutti i modi lavorato con “aggiustamenti” di norme e proposte nuove al fine di eventuali correzioni e /o modifiche dell’impianto normativo, e fermo restando ciò che sancisce il d.lgs 217/05, la delegazione di parte pubblica unitamente all’amministrazione del Dipartimento, nel rispetto dei contenuti del contratto parte economica, firmato a fine 2007, hanno coerentemente assunto l’impegno di conservare le norme incluse nei pregressi contratti. In sostanza, piccole sfumature a parte, abbiamo assistito ad una ricopiatura di tutte quelle norme non comprese nel d.lgs 217/05.
Le risorse a disposizione saranno transitate nel FUA in quanto le economie riservate al Patto per il soccorso sono risorse non continuative, ovvero che in sostanza se non vengono utilizzate entro il 2008 andrebbero perdute. Pertanto il transito nel fondo garantisce, nel caso non vengano utilizzate tutte, la possibilità di disporre di tali somme anche per l’anno successivo.
Queste somme, per la parte per cui il tavolo si è accordato, saranno destinate alle prestazioni lavorative eseguite nei giorni corrispondenti alle festività particolari . Inoltre, una parte di queste somme saranno destinate a tutte quelle attività extra orario di lavoro, ovvero per i servizi di istituto per i quali necessita una indennità di trasferta.
Ora si tratta di aprire una discussione nei posti di lavoro, verificare ne far capire la rigidità di questo comparto, rimandare indietro tutti gli altri sciacalli che continuano ad abbaiare alla luna, con miraggi di ulteriori “militarizzazioni” senza capire dove ci hanno infognato e riprenderci la nostra dignità di lavoratori, dove le norme si discutono e non si impongono!
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