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CONTRATTO FUNZIONI CENTRALI, USB NON HA FIRMATO L’IPOTESI DI ACCORDO! SIAMO MATTI O CI SONO MOTIVI VALIDI?

Roma,

Contratto Funzioni Centrali, USB non ha firmato l’ipotesi di accordo! Siamo Matti o ci sono motivi validi?

 

La USB conferma il giudizio negativo sul contratto collettivo 2019-2021 del Comparto Funzioni Centrali, non ha sottoscritto l’ipotesi di accordo, annunciando che consulterà tutti i lavoratori di questo importante settore del Pubblico Impiego tra il 20 e il 30 gennaio.

Quali sono i motivi che ci hanno portato a non sottoscriverlo?

Aumenti contrattuali del tutto insoddisfacenti: A regime nel 2021 vanno da 47€ netti mensili per il livello economico più basso a 69€ per quello più alto, a cui bisogna sottrarre la vacanza contrattuale già erogata nella retribuzione.

Sistema di classificazione: Confermato lo schema precedente cambia solo il nome alle tre aree, che d’ora in poi si chiameranno operatori, assistenti, funzionari, con l’aggiunta di una quarta area stabilita per legge, riservata alle elevate professionalità e finanziata con le risorse riservate alle assunzioni. Un sistema di classificazione incoerente con l’organizzazione del lavoro della maggior parte delle amministrazioni del Comparto e con le funzioni realmente svolte da gran parte del personale.

Modifica della struttura retributiva: Si riduce la retribuzione tabellare di tutti i lavoratori della singola area a quella prevista per il piede di partenza, mentre la retribuzione corrispondente alle progressioni economiche fin qui ottenute confluirà in una nuova voce denominata “differenziale stipendiale” e sarà alimentata con le future progressioni. Tutto il personale dell’area concorrerà all’attribuzione di un medesimo scatto economico il cui valore è differenziato per area e non più per livello economico.

Valutazione individuale: Diventa l’elemento principale di riferimento per l’attribuzione delle progressioni economiche e per la carriera dei lavoratori. Solo in prima applicazione, fino al 2024, sarà possibile transitare all’area superiore senza il titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno, nell’ambito della spesa prevista dalla Legge di Stabilità 2022 e delle assunzioni autorizzate al netto della quota riservata per l’accesso dall’esterno.

Lavoro agile: Sarà imbrigliato da estese fasce di contattabilità che difficilmente favoriranno la conciliazione vita-lavoro.

Arretrati: Come ampiamente annunciato da tutta la stampa “padronale” e da tutte le OO. SS. Firmatarie dell’ipotesi d’accordo, saranno riconosciuti i miseri arretrati economici parametrati al proprio profilo di appartenenza, anche per i pensionati relativi al periodo in servizio 2019-2021. Tutto ciò in prossimità delle elezioni del 4,5,6 aprile c.a. per il rinnovo delle RSU, vengono strumentalizzate con il riconoscimento ai lavoratori della somma spettante. Il nuovo contratto, come i precedenti, toglie diritti, appiattisce il salario verso il basso, aumenta il mansionismo sfrenato e le divisioni fra i lavoratori che saranno impegnati in lotte interne per dimostrare “di essere migliori per avere il riconoscimento economico” diritto di tutti i lavoratori. Per non parlare dello smart working prima riconosciuto, come arma contro la pandemia e dopo l’intervento del solito Brunetta, un modo per i “lavativi” di “non lavorare”, per poi fare passi indietro e riconoscerne l’importanza contro l’avanzamento dei contagi.  (come sempre sostenuto da USB che ha sempre richiesto la contrattualizzazione). Probabilmente la maggior parte dei lavoratori non vedranno i “fruttidi questo contratto. I danni enormi ricadranno sui giovani lavoratori neoassunti cioè al nostro futuro!

Democrazia Sindacale e la Libertà di scegliere di non firmare il CCNL e non obbligati dall’art. 7 per essere presenti alle trattative decentrate di secondo livello.

Noi abbiamo deciso di chiedere ai lavoratori se firmare, non per condivisione del contratto, ma solo per “STARE SUI TAVOLI SINDACALI CON IL NOSTRO PROGETTO POLITICO SINDACALE E PER RIPORTARE AI LAVORATORI LA VERA INFORMAZIONE E CONTROINFORMAZIONE” come abbiamo sempre fatto. Ora la parola passa ai lavoratori e alle lavoratrici, che potranno, attraverso la consultazione promossa dalla USB, essere protagonisti delle scelte che li riguardano. QUESTA SI CHIAMA DEMOCRAZIA PARTECIPATA!!!

 

Noi, come sempre, abbiamo scelto di stare

con i LAVORATORI

PER I DIRITTI, SALARIO E DIGNITA’”

INSOMMA IL FUTURO!

E TU? DA CHE PARTE STAI?

È ORA DI PRENDERE POSIZIONE!

CANDIDATI CON NOI!

ANCHE COME INDIPENDENTE!