Ai toni trionfalistici e agli squilli di tromba utilizzati da chi ha sottoscritto l’ipotesi di C.I. possiamo solo replicare che a nostro avviso: peggio non si poteva fare. Quanto poi a chi ci rimprovera di fare “demagogia allo stato puro” rispondiamo anticipando in concreto cosa accadrà con il nuovo C.I.:
Il Fondo Unico d’Amministrazione - frutto degli scippi fatti ai lavoratori sugli aumenti salariali degli ultimi bienni economici e dei risparmi derivanti dai tagli di personale selvaggiamente attuati (circa quindicimila unità in un decennio) - verrà quasi integralmente “spalmato” sulle tredici mensilità, ma l’importo annuo sarà nettamente inferiore a quanto prima percepito nel mese di luglio di ogni anno per la grandissima maggioranza del personale; Ma ciò non avverrà subito, ma solo all’esito di una procedura che tra domande, formazione di graduatorie, pubblicazione e impugnative eventuali, procrastineranno di tanto la riscossione dell’ex FUA 2009.
Grazie ai firmatari l’Amministrazione incasserà, ancora una volta a costo zero, maggiore flessibilità e indeterminatezza delle mansioni; in cambio i lavoratori avranno un mero passaggio economico finanziato con i propri soldi. Precisiamo poi che in onore al merito di avere svolto mansioni superiori:
gli ex ausiliari rimarranno ingabbiati nella 1^ area; agli ex operatori giudiziari B1 viene attribuita lo svolgimento di attività di sorveglianza agli accessi; agli ex operatori giudiziari B2 l’attività di collaborazione in compiti di natura contabile tecnica o amministrativa e, come se non bastasse, l’assistenza in udienza; gli ex esperti informatici ecc… (effettivamente esperti) ora saranno assistenti!; gli ex cancellieri B3, oltre a restare ingabbiati nella 2^ area, si chiameranno ancora cancellieri ma con un profilo professionale uguale alla figura dell’ex assistente giudiziario; gli ex cancellieri C1, a differenza delle altre figure professionali dell’area 3^ il cui passaggio è anche giuridico in quanto sono stati accorpati ex C1, C2 e C3, faranno un mero passaggio economico.
In questa confusione il lavoratore sarà facilmente ricattabile giacché la indeterminatezza delle mansioni produrrà un aumento esponenziale delle sanzioni disciplinari. Un omaggio al ghigno di Brunetta!
Ma si, diciamolo, di peggio non si poteva fare!
Ma al di la del C.I. qualcuno dovrebbe spiegare ai “collaborativi” che chi vive giornalmente negli uffici giudiziari e, vede le condizioni lavorative e salariali peggiorare in maniera preoccupante, reclama oltre che salario, diritti, dignità il rispetto per il ruolo ricoperto. Ed è proprio in virtù della dignità e nel rispetto del lavoratore della Giustizia che si può e si deve entrare nel merito del processo breve, a meno che non si parta dal presupposto che il ruolo dei dipendenti giudiziari sia di semplice passacarte. Vorremmo poi ricordare a costoro che è preoccupante che una forza sociale che dovrebbe difendere gli interessi dei lavoratori manifesti pubblicamente fastidio rispetto all’esercizio di un diritto democratico!
Spiegare ai cittadini che la giustizia ha bisogno di una riforma organica e non di leggi ad effetto, perché il servizio scadente è responsabilità esclusiva dei governi succedutisi negli ultimi 15 anni e non dei lavoratori fannulloni, è porre una questione politica?
Di quale militanza politica sarebbe accusata la RdB P.I. non è dato saperlo visto che, a prescindere dal colore del governo, con coerenza e in perfetta continuità ha portato avanti le stesse rivendicazioni dimostrando di avere come unico obiettivo la difesa dei diritti dei lavoratori. La riprova è la rinuncia a partecipare alla gestione dei fondi pensioni, a comitati e enti bilaterali vari che sono in palese conflitto con gli interessi dei lavoratori. Quanti sindacati possono vantare queste scelte?
Comunque per capire tutto questo bisogna avere l’orgoglio di stare dall’altro lato del tavolo, non gioire di avere realizzato l’inconfessabile sogno di stare seduto dalla parte del datore di lavoro.
Di questo se ne accorgeranno i lavoratori nei prossimi giorni.