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Area discussione

Contributo Delegati Milanoest

Milano,

o.d.g. Attivo delegati zona Milanoest dell’11 maggio 2009

 


La discussione ha evidenziato le problematiche e le difficoltà di costruzione del percorso della unità della CUB e del sindacalismo di base che comunque ribadiamo essere un obiettivo importante per costruire una alternativa ai sindacati concertativi e/o collaborativi.

Perciò tenendo presenti le difficoltà e le tensioni che ogni volta comporta il partorire un nuovo soggetto sindacale e/o rimettere in discussione quelli esistenti ci dichiariamo disponibili, a partire dalle realtà del Patto di Base, a promuovere e continuare il confronto, le iniziative comuni a partire dai livelli aziendali, di zona e favorire quelli più generali con tutte le forze del sindacalismo di base e tutti quelli che fossero disponibili a partecipare alle iniziative per rimettere in discussione nei fatti l’accordo separato e le sue conseguenze e per costruire piattaforme alternative.

Quindi si dà mandato ai delegati di partecipare alla assemblea regionale CUB del 16 maggio (dentro la stessa si dà appuntamento anche ad altre realtà e delegazioni milanesi e regionali per verificare nel privato come dare continuità alle iniziative utili alla unità) e a quella nazionale del 22-23-24 maggio condividendo l’obiettivo di un'altra assemblea entro l’autunno 2009 con l’obiettivo di preparare il terreno favorevole alla unificazione con altre realtà del sindacalismo di base.

Si decide di realizzare una assemblea pubblica di confronto sui temi del 7 febbraio, sulle difficoltà a costruire un movimento di lotta contro gli accordi separati del 22 gennaio e del 15 aprile e sullo stato del Patto di Base e sulle prospettive della unità del sindacalismo di base.

La vicenda dello sciopero generale definito unitariamente per il 23 aprile nella assemblea del 7 febbraio dal Patto di Base si è complicata con il rinvio a causa del terremoto del 6 aprile, dalle difficoltà e dal clima nel paese che se vede un aggravarsi degli attacchi e un approfondirsi della crisi non altrettanto si rende visibile una risposta di lotta e di protesta.

In Francia un grande movimento con due giornate di protesta e di sciopero hanno visto in piazza 1,5 milioni e poi 3 milioni; il governo spernacchia il primo maggio perché sarebbero scesi poco più di un milione nelle piazze e il movimento sarebbe in calo. In alcune vertenze ci sono state proteste radicali rivolte contro dirigenti ritenuti responsabili ma ciò non ha ancora prodotto un movimento duraturo né risultati apprezzabili per migliorare le condizioni dei lavoratori.

Chiediamo a tutti di cessare la querelle sul mantenimento a tutti i costi di uno sciopero generale perché deciso di fronte alla necessità di ritrovarsi a ragionare insieme e cercare modalità e forme di coinvolgimento sulla piattaforma del 7 febbraio che andrà aggiornata ma che mantiene intatta la sua validità al fine di riprendere con iniziative e scioperi il percorso che porti allo sciopero generale e a tal proposito si ritiene utile la preparazione di una assemblea nazionale al più presto.

Ribadiamo la scelta di dare indicazione di sciopero e protesta il 15 maggio (da tre a otto ore nel privato) anche tenendo conto delle situazioni aziendali e si approva il testo di riferimento in allegato invitando ad una massiccia diffusione in tutti gli ambiti.

A livello di zona martesana si decide di partecipare alla Festa dei Popoli con l’obiettivo di dare un contributo alla piena riuscita della ultima festa che si terrà nella tradizionale sede di Cassano d’Adda ed essere parte integrante nel dare continuità per i prossimi anni apportando il nostro contributo dalla parte dei lavoratori, dell’alternativa sindacale e internazionale.