Cub-Sallca sulla situazione interna alla Confederazione
Continuiamo ad osservare con preoccupazione il susseguirsi di atti che portano ad un’ulteriore divaricazione delle forze interne alla Cub.
A proposito del percorso congressuale proposto dai tre coordinatori espressi da Rdb, la Cub-Sallca ritiene non opportuna la propria partecipazione ad un percorso che può avere effetti divaricanti per la dialettica interna della confederazione, fino a portare ad una rottura definitiva.
Nondimeno deploriamo le scelte e gli atti dell'altra parte della confederazione che, con pari responsabilità, hanno concorso a determinare la situazione che stiamo vivendo, confermati dall'attuale assenza di iniziative per cercare di ricucire i rapporti. Esprimiamo preoccupazione per le modalità con cui si è arrivati a definire la composizione delle segreterie nazionali del privato ed alla convocazione del coordinamento nazionale con un ordine del giorno dal chiaro intento sanzionatorio della divisione.
L’unica proposta, l’unica richiesta che abbiamo visto emergere in questa fase, da entrambi i fronti, è stata quella di schierarci: l’ultima cosa che ci interessa fare in questo momento!
Non possiamo che ribadire il nostro sconcerto a fronte di un atteggiamento, dei massimi dirigenti della confederazione, che porta ad indebolire la Cub proprio quando l’attacco della controparte si fa più forte ed un crescente numero di lavoratori guarda a noi con interesse e speranza.
Invitiamo tutte le strutture della Cub a non assistere inerti al disfacimento della confederazione e ad unire gli sforzi per fare in modo che prevalga la ragionevolezza.
Continuiamo a ritenere possibile la costruzione, la crescita, il radicamento di una solida e innovativa esperienza sindacale di base, basata sul protagonismo dei lavoratori, la democrazia dei processi decisionali ed il rispetto del mandato di rappresentanza.
In questa esperienza devono valere gli interessi immediati dei lavoratori, come anche le loro aspirazioni ideali per un sistema sociale più giusto, solidale e sostenibile.
Insieme dobbiamo cercare il modello organizzativo più efficace per realizzare il nostro sogno, facendo tesoro delle scarse risorse umane e finanziarie disponibili.
Come organizzazione di categoria di bancari e assicurativi, siamo impegnati da sempre nell’articolare la nostra dimensione e la nostra presenza a tutti i livelli: aziendale, categoriale, territoriale, confederale. Questo ultimo livello deve essere quello che riassume e sintetizza l’identità collettiva e nello stesso tempo trasferisce competenze e risorse dai settori più forti a quelli più deboli, per cercare la crescita complessiva della confederazione.
E’ proprio qui che si è raggiunto l’apice della crisi. A nostro avviso è sbagliato negare l’esistenza dei problemi, così come esasperarli per trarne improbabili vantaggi di parte. La soluzione non sta nelle forzature statutarie, per difendere o infrangere lo status quo, ma nel riprendere la discussione in modo franco e trasparente per rilanciare il nostro comune progetto.
Vogliamo pensare, con tenacia e testardaggine, di essere ancora in tempo.
CUB-SALLCA