Si è concluso con un rinvio al 18 marzo lo sfratto previsto per oggi in via Enrico Cialdini 13, dove una cinquantina di attivisti dei Blocchi Precari Metropolitani e di AS.I.A. RdB sono intervenuti con un picchetto a difendere Stefania, il marito e i loro bambini dalla T.F. Immobiliare Srl, che nello stesso palazzo –raccontano i vicini- ha acquistato all’asta altri due appartamenti dal Comune di Roma.
Preso atto della mobilitazione, il commissariato di polizia ha deciso di non intervenire per evitare che la situazione degenerasse.
Sempre in mattinata in via Rastrelli - Tor de’ Cenci- è stato bloccato un altro sfratto - con rinvio al 31 marzo- a danno di una mamma con la figlia.
E’ fin troppo evidente che i tempi concessi per trovare soluzioni abitative alternative sono brevi e inutili. Non è pensabile infatti che chi è diventato moroso possa garantirsi il diritto all’abitare agli attuali prezzi di mercato. Considerando poi che gli effetti della crisi economica devono ancora rivelarsi in tutta la loro drammaticità, se le amministrazioni non svolgeranno la loro funzione andremo incontro a un disastro sociale.
Ieri lo stesso responsabile Casa dell’Anci - l’assessore di Torino Roberto Tricarico- durante l’incontro strappato dai movimenti romani per il diritto all’abitare con l’iniziativa della scorsa settimana, ha sottolineato il crescente numero di esecuzioni per morosità, causate da affitti insostenibili che mangiano la metà del salario mensile e che ormai interessano fasce di inquilinato sempre più larghe. Il giudizio dell’Anci sul ‘piano casa’ del governo rimane al momento sospeso, ma l’impressione è che venga considerato non esaustivo e inadeguato nelle risorse previste, per cui incapace di affrontare l’emergenza provocata dagli sfratti. Il sottosegretario Mantovano pare stia già pensando a rinnovare la quasi inutile proroga per le categorie protette in scadenza a giugno e questo di certo non è un buon segno per le migliaia di inquilini a rischio.
Chiediamo il blocco generalizzato degli sfratti e degli sgomberi, lo stop immediato alla svendita del già esiguo patrimonio pubblico, il riutilizzo del costruito per garantire il passaggio da casa a casa.
Rivendichiamo diritti, reclamiamo reddito, impediamo a chi ha causato la crisi di continuare a speculare!
AS.I.A. RdB
Agenzia fotografica Eidon