In questi giorni numerosi disoccupati del “Movimento 7 Novembre” e del “Cantiere 167” di Napoli stanno ricevendo denunce penali, sanzioni amministrative ed altri provvedimenti di carattere repressivo.
Colpisce l’insolito tempismo di Questura e Procura della Repubblica nel perseguire i protagonisti di una stagione di mobilitazione e di lotta che - negli ultimi anni - ha interessato la città partenopea rendendo protagonisti attivi del loro possibile riscatto sociale centinaia di disoccupate e disoccupati.
Altro dato particolarmente odioso di tali provvedimenti repressivi è la sintonia temporale ogni volta che le varie Istituzioni si rendono evasive o si rimangiano gli impegni formali assunti nel corso della Vertenza in merito all’avvio dei progetti lavorativi e/o di formazione.
La federazione regionale della Campania dell’Unione Sindacale di Base esprime la propria solidarietà umana e politica al “Movimento 7 Novembre”, al “Cantiere 167” e si rende disponibile per – eventuali – iniziative in difesa dei disoccupati colpiti e della urgente necessità di garantire piena libertà di lotta e di organizzazione per i movimenti sociali nella nostra città.