Lunedi prossimo la USB Calabria svolgerà tre manifestazioni pubbliche in occasione dello sciopero nazionale indetto per tutte le categorie: presidio dei lavoratori, al porto di Gioia Tauro– Prefettura di Cosenza - cittadella regionale della Calabria.
Le TV di stato compiacenti raccontano la storia di un governo finalmente autorevole e rispettato in Europa… il PIL aumenta, ma nulla per i cittadini, la disoccupazione diminuisce … - la realtà che tutti i giorni vivono lavoratori, pensionati e disoccupati è ben altra. Una realtà fatta di licenziamenti, in grandi e piccole aziende, - di rincari dei generi di prima necessità (carburanti, luce, acqua e gas) e di repressioni delle legittime proteste di cui si parla poco.
Un esempio è senza dubbio la fine del già insufficiente blocco dei licenziamenti, - sono circa un milione i posti di lavoro persi durante il blocco - che ha aperto i balletti dei licenziamenti di massa in ogni settore dando il via libera ai padroni di liberarsi di migliaia di lavoratori, facendo pagare loro il prezzo più alto della crisi in corso.
Draghi e il suo governo rappresentano un programma politico già visto: precarietà del lavoro, privatizzazione dei servizi pubblici, politiche di austerità, dominio del capitale finanziario, massacro delle pensioni, tagli alla scuola e alla sanità, tasse irrisorie per grandi capitali e multinazionali.
La Calabria poi avrebbe bisogno di una netta inversione di tendenza che dal governo certamente non sta arrivando. Solo a titolo di esempio: abbiamo un tasso di povertà e disoccupazione fra i più alti d’Europa, un sistema sanitario devastato da decenni di malgoverno, decine di migliaia di posti di lavoro a rischio con diverse vertenze aperte (Tirocinanti, Abramoprint, Terme Luigiane, Portuali, Call center… solo per citarne alcune), condizioni di lavoro precarie e irregolari in settori importanti come turismo, agricoltura, sanità privata, enti locali; gettando sul lastrico decine di migliaia di famiglie e aggravando senza limiti le piaghe della povertà, della disoccupazione e della diseguaglianza crescente.
Per tutti questi motivi e per dare un forte segnale dal basso, come organizzazioni sindacali di base e indipendenti attive in Calabria, rilanciamo lo SCIOPERO GENERALE DELL’11 ottobre convocato da tutti i sindacati di base nazionali.
Contro lo sblocco dei licenziamenti - Per il rilancio dei salari, e l’istituzione di un meccanismo di piena tutela dei salari dall’inflazione -Garanzia del reddito attraverso un salario medio garantito a tutti i disoccupati-Contrasto alla precarietà e allo sfruttamento- abrogazione del Jobs Act, superamento degli appalti e del dumping contrattuale e forte contrasto all’utilizzo indiscriminato dei contratti precari- Rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti -contro la privatizzazione, la mercificazione e lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, dei settori fondamentali, di pubblica utilità e delle infrastrutture - contro i progetti di autonomia differenziata e le attuali forme di regionalizzazione: per l’uguaglianza dei diritti e dei servizi su tutto il territorio nazionale- Per una vera democrazia sindacale: contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative -Per il rafforzamento della sicurezza dei lavoratori -Per la tutela dei lavoratori immigrati -Contro lo sblocco degli sfratti, per un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico in disuso; Contro ogni discriminazione di genere:
Per la tutela dell’ambiente…
•Contro il G-20 di Roma e le ipocrite passerelle dei padroni del mondo: per l’unità e la solidarietà internazionale tra le lotte dei lavoratori e degli sfruttati.
Diciamo basta ai continui “sacrifici umani”
COBAS – ORSA – USB