Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Editoriale

Coop Civitavecchia, pesanti intimidazioni: lavoratrice costretta a ricorrere al pronto soccorso

Nazionale,

Ormai sembra diventata una prassi costante nel punto vendita di Civitavechia intimidire e fare pressione sui lavoratori che vogliono far valere i loro diritti e quelli dei colleghi.

Usb ha denunciato più volte alla direzione centrale il comportamento antisindacale del caponegozio nei confronti della propria rappresentante che, in particolare nel periodo dell’emergenza sanitaria, pretendeva il rispetto delle norme su salute e sicurezza a tutela di dipendenti e consumatori.

 

Nel silenzio assordante dell’azienda, che evidentemente considera “La Coop sei tu” un banale slogan pubblicitario, va in scena l’ennesimo abuso nei confronti di una lavoratrice.

Quest’ultima è stata chiamata in direzione per costringerla, di fatto, ad accettare un cambio di mansione dalla cassa al banco latticini. Nonostante le sue ripetute richieste, non le è stato permesso, come invece previsto, di farsi assistere dalla propria rappresentante sindacale.

 

All’incontro erano presenti il direttore del negozio, il capo reparto e il responsabile del personale che hanno messo in atto un atteggiamento di pressione verso la lavoratrice, noncuranti del suo crescente e palese disagio. I toni utilizzati sono stati fin troppo accesi, ben oltre l’ambito lavorativo, attaccandola sul personale, a tal punto che la stessa ha avuto un malore è si è recata al vicino pronto soccorso.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, continuando a peggiorare il suo stato di salute, la lavoratrice si è rivolta al pronto soccorso di Tarquinia ed è tutt’ora sotto infortunio.

 

E’ stato messo in atto un comportamento lesivo della dignità e dei diritti della lavoratrice che non possiamo tollerare. Una lavoratrice, oltretutto attiva da 30 anni in azienda, che per Coop ha inaugurato negozi e svolto formazione ai nuovi assunti, proprio per la sua capacità ed esperienza.

 

Ci auguriamo pertanto che Coop si dissoci da quanto accaduto e ne prenda le distanze, nel nome di quei valori cooperativi che dovrebbero essere a fondamento della stessa.

 

Ciò che è certo è che, senza un chiarimento da parte dell’azienda e la cessazione immediata di qualsiasi tipo di intimidazione e pressione, Usb metterà in atto tutte le pratiche di lotta sindacali e legali per tutelare tutti i lavoratori.

 

Usb Commercio