La vertenza dei lavoratori Coop di Guidonia è l’esempio della riappropriazione di sovranità degli stessi sulle burocrazie sindacali e su un'azienda che si accingeva a svendere i diritti dei lavoratori ed il concetto stesso di democrazia.
Dopo aver abbattuto il muro di omertà che copriva una poco chiara trattativa, grazie ad uno sciopero indetto dall'USB Lavoro Privato che ha visto l'adesione pressochè totale dei lavoratori ed ha chiuso la struttura per l'intero week-end e che ha fatto emergere le contraddizioni della COOP, si sono susseguite iniziative senza sosta che hanno portato ad uno sciopero regionale ed al conseguente presidio sotto la Lega Nazionale delle Cooperative a Roma; dove i vertici cooperativi, con sprezzante cinismo, hanno rifiutato di incontrare i manifestanti.
Ma i lavoratori non si sono persi d'animo e immediatamente hanno dato vita all'occupazione del palazzo comunale di Guidonia Montecelio per avere una interlocuzione con i rappresentanti politici della città, su cui le conseguenze occupazionali si sarebbero fatte maggiormente sentire. L'iniziativa ha prodotto il sostegno del Sindaco Rubeis, della Giunta e dell Consiglio che hanno posto immediatamente e con forza la questione a livello istituzionale.
Dopo la sconfitta dell’ipotesi di vendere i negozi della Coop Campania al chiacchierato Catone Group Unicoop Tirreno, ancora una volta contro ogni regola democratica, Uniccop Tirreno incassa un'altra sconfitta. L'imprenditore privato non c'è più ed è in atto una trattativa all'interno del mondo cooperativo. Se questa è l’idea di democrazia che impera in un’azienda che ha scelto come forma sociale quella cooperativa ma che non rispetta i principi di democrazia e partecipazione, USB la respinge ancora al mittente. Questa è la dimostrazione più evidente che un sindacato, se rappresenta davvero i lavoratori, mette in crisi il sistema di relazioni sindacali che da anni produce arretramenti evidenti per i lavoratori stessi.
La vertenza non è conclusa, molto ci resta da fare, gli importantissimi risultati ritenuti da molti un’utopia fino a ieri ci dicono che i lavoratori, se vengono messi in condizione di scegliersi il proprio futuro, non si rassegnano alla politica della riduzione del danno ma hanno le qualità, l’energia e la determinazione per affrontare un percorso di lotta tesa alla salvaguardia dei diritti e del salario ed in grado di rigettare al mittente i piani industriali fatti sulla carne di chi lavora. Il ricatto occupazionale che Unicoop Tirreno voleva mettere sul piatto non ha spaventato i lavoratori e i delegati USB.
USB Lavoro Privato ha appoggiato i lavoratori con un solo obiettivo, la cooperazione a Guidonia salvaguardando livelli occupazionali, diritti e salario. Nonostante il braccio di ferro l’obiettivo è centrato, il TAVOLO ROVESCIATO. A questo punto “qualcuno” cercherà di montare sul carro dei vincitori, sappia sin da subito che quello è il carro dei LAVORATORI.