Lunedì 7 settembre, in occasione dello sciopero indetto da USB, siamo stati a Melito Porto Salvo in via Turati 105, sotto la sede della Cooperativa Rinascita, impegnata nella gestione di servizi di residenzialità psichiatrica.
Vogliamo ringraziare i lavoratori che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia e stare con noi a chiedere puntualità dei pagamenti e, soprattutto, rispetto per tutti i lavoratori, soci o non soci che siano. Ribadiamo "coraggio" perché non ignoriamo il clima di velate minacce che si respira dentro Rinascita.
Lo sciopero segue lo stato di agitazione proclamato nel luglio scorso, quando i lavoratori della società cooperativa vantavano 4 mensilità arretrate. Pur riconoscendo lo sforzo fatto dalla società, a seguito della nostra iniziativa, di saldare le mensilità arretrate fino a giugno, USB ha deciso comunque di mantenere lo sciopero.
In primo luogo, pur essendo pienamente consapevole delle gravi difficoltà in cui versa il servizio residenziale psichiatrico nella nostra provincia, per USB è inaccettabile che a pagarne le conseguenze siano i lavoratori, rimettendoci in termini di diritti e dignità. E la puntuale e regolare retribuzione mensile è uno dei diritti fondamentali dei lavoratori, sancito dai contratti collettivi.
E sottolineiamo lavoratori, e non “soci” come ribadito dalla stessa Rinascita, perché non tutti sono soci, nonostante le richieste avanzate e nonostante quel principio purtroppo disatteso delle “Porte Aperte” alla base del cooperativismo. Soprattutto non tutti sono trattati come soci, visto le diverse vertenze e cause, passate e presenti, alcune delle quali hanno visto soccombere la Rinascita. Purtroppo anche gli obblighi prescritti in queste sentenze sono stati in parte disattesi, accumulando così ai ritardi nei pagamenti anche altre spettanze derivanti da questi contenziosi.
Il mutualismo e il cooperativismo sono alla base dello sviluppo del movimento operaio, della crescita della coscienza dei lavoratori, una risposta ai bisogni economici pregna di forti elementi valoriali. Purtroppo quei valori non sembrano più appartenere a molte delle società che oggi si definiscono cooperative.
Dal canto nostro continueremo questo percorso, adottando tutte le iniziative necessarie per far sì che venga data la doverosa risposta alle giuste rivendicazioni dei lavoratori, a partire dalla proclamazione di una nuova giornata di sciopero.
USB Federazione Provinciale di Reggio Calabria