Il 5 novembre 2010 si è tenuta la riunione nazionale dei delegati territoriali del Coordinamento Nazionale USB RdB MEF presso la sede dell’USB in Roma per analizzare le problematiche generali e di settore nonché per costruire un percorso rivendicativo e di lotta sulle vertenze già delineate da tutta l’USB e su quelle specifiche del MEF.
La prima parte della riunione, tenuta insieme al Coordinamento nazionale USB RdB delle Agenzie fiscali con la partecipazione anche dei delegati dell’AAMS, ha affrontato le problematiche derivanti dall’applicazione del D.L. 78/2010 che ha soppresso le DTEF determinando la “mobilità volontaria” dei lavoratori di questi uffici verso le costituende articolazioni provinciali dell’AAMS.
Dopo una disamina degli eventi che hanno contraddistinto questa nefasta operazione, peraltro contrastata duramente dalla nostra Organizzazione Sindacale, gli interventi dei delegati hanno evidenziato la necessità di dotarsi dei mezzi adeguati per dare battaglia sulle garanzie giuridico economiche dei lavoratori in uscita dal MEF, sulla tutela piena di quelli che rimangono e sulla richiesta di un piano organizzativo per le articolazioni dell’AAMS e sulla nuova struttura degli uffici del MEF destinatari delle funzioni finora in carico alle soppresse DTEF.
Si è deciso, pertanto, di dar vita ad una piattaforma rivendicativa articolata su questi temi, da presentare ad un tavolo negoziale che preveda la presenza di tutte le Amministrazioni interessate e della parte politica. I delegati hanno anche messo in conto la necessità di supportare la piattaforma con delle forme di pressione e mobilitazioni che saranno definite nel corso della vertenza.
La seconda parte della riunione invece si è incentrata sulle vertenze affrontate al MEF relative agli sviluppi economici all’interno delle aree e al salario accessorio, attualmente in via di conclusione e attuazione.
Il Coordinamento nazionale ha analizzato le tappe che hanno portato alla sottoscrizione prima dell’ipotesi d’accordo degli sviluppi economici, successivamente di quello definitivo e nei giorni scorsi del secondo accordo che aumenta il numero dei passaggi alla fascia economica superiore.
Questo percorso complesso e difficile ha impegnato duramente la delegazione trattante dell’USB RdB MEF nel corso delle numerose sessioni negoziali. Il risultato finale, anche se non pienamente soddisfacente, ha portato al riconoscimento della rivendicazione che la nostra Organizzazione Sindacale ha avanzato per anni, ossia un passaggio di livello per tutti a cominciare da coloro che ne sono stati esclusi in occasione delle precedenti odiose riqualificazioni.
Gli oltre 10.000 sviluppi economici previsti dal combinato disposto dei 2 accordi, che non prevedono esami e famigerate selezioni, costituiscono, per l’USB RdB MEF, la parziale soluzione delle aspettative dei lavoratori, trasferendo sullo stipendio tabellare una parte del FUA e sottraendo risorse economiche all’infame meritocrazia prevista dalla normativa Brunetta.
Inoltre, in un’ottica di valutazione complessiva dell’intera operazione, non può essere tralasciato il fatto che questo risultato sia stato ottenuto senza sottostare al recepimento del D.L. 150/09 nel nuovo CCIA. La RdB USB MEF ha ottenuto, infatti, di svincolare i passaggi di livello all’interno delle aree dal CCIA mediante la disapplicazione della parte dell’accordo FUA 2009, firmato da tutte le altre Organizzazioni Sindacali, che prevedeva proprio l’attuazione dei suddetti passaggi all’interno del nuovo CCIA.
I delegati territoriali hanno ampiamente condiviso la conduzione di questa vertenza confermando il risultato positivo raggiunto e manifestando la necessità di proseguire l’impegno nelle fasi di attuazione della procedura a cominciare dall’emanando bando di concorso.
Il dibattito è proseguito sul tema del salario accessorio, in particolare sugli accordi inerenti ai fondi di sede dei Dipartimenti centrali e periferici sottoscritti dalla nostra Organizzazione Sindacale e su quello riguardante il comma 165 (cartolarizzazione).
L’analisi condivisa e generalizzata dei delegati ha ricondotto la sottoscrizione di questi accordi ad una necessità imposta dalle norme taglia-salario che, oltre a bloccare i contratti per i prossimi 4 anni, impongono il divieto di superamento del salario corrisposto nel 2010 fino a tutto il 2013.
La scelta generale dell’USB è stata quella di privilegiare l’emergenza salariale superando, ove possibile, il giudizio di merito sugli accordi economici al fine di aumentare il più possibile il monte salari del 2010 nel tentativo di depotenziare almeno parzialmente gli effetti negativi di questa norma.
Superata questa breve fase dettata, come detto, da scelte emergenziali sul piano del salario, l’agenda sindacale dei prossimi mesi prevede forti mobilitazioni a livello nazionale e locale su tutte le problematiche ancora in essere.
La riunione nazionale si è conclusa con l’impegno a rafforzare la partecipazione diretta dei lavoratori mediante la programmazione di assemblee da tenersi sul territorio al fine di far crescere maggiormente la nostra Organizzazione Sindacale e per adeguarla alla nuova articolazione territoriale del MEF.