CESTES (Centro Studi Trasformazioni Economico-Sociali) e USB propongono un corso rivolto agli insegnanti di ogni ordine, grado e classe di concorso della Scuola.
Il corso si propone di riflettere sullo statuto scientifico delle discipline economiche e su cosa comporti il loro insegnamento a scuola. Si vuole inoltre riflettere su come la crisi economica condizioni il mondo della scuola e il rapporto degli studenti con il sapere e su come la conoscenza stessa tenda oggi a diventare merce. Soprattutto in un momento in cui l’insegnamento delle pratiche finanziarie, del risparmio e dello scambio denaro-merce sta entrando prepotentemente nelle scuole, ad opera soprattutto di soggetti portatori di interessi specifici, come banche, fondazioni con interessi finanziari, assicurazioni.
Tenteremo quindi di sviluppare strumenti di comprensione e critica della realtà, con il fine di fornire una prospettiva di senso ad adulti e adolescenti di fronte alla riduzione a criteri meramente economici e di profitto di tutti gli ambiti della vita associata.
Proveremo ad unire alla riflessione teorica alcuni esempi di pratica concreta, su come si possa tradurre il piano della critica dell'economia politica nell'attivazione di meccanismi di riflessione e di presa di coscienza della propria condizione.
Il corso, interamente gratuito, si articola su 20 ore in modalità blended (14 ore in presenza e 6 online) ed è riconosciuto ai fini del Piano Nazionale di Formazione. Al termine delle 20 ore di frequenza verrà rilasciato regolare attestato.
La prima edizione si tiene in Lazio, ma è aperta anche alla partecipazione di docenti di altre regioni.
La sessione in presenza si svolgerà nei giorni 20 e 21 maggio presso la Federazione Nazionale USB, in via dell'Aeroporto 129, a Roma.
L’idea di formazione di CESTES e USB Scuola è quella di farne un terreno di crescita culturale e politica, individuale e collettiva, per acquisire strumenti di interpretazione della realtà in grado di leggere le trasformazioni del presente e fornire un orizzonte di senso alle nuove generazioni. Per opporsi al tentativo di standardizzare i modelli educativi e ridurre l’insegnamento ad addestramento alle competenze.
Preiscrizioni entro il 15 maggio.