Lavoratori,
lo abbiamo già scritto: cosa dobbiamo festeggiare? Abbiamo pure ragionato in questi giorni per capire se ci fosse almeno una sola buona ragione per andare a Cortina e partecipare alla “festa dei Vigili del Fuoco “: una festa che, secondo esigenze personali e modi di pensare, cambia di anno in anno, da quando ci hanno pubblicizzato il rapporto di lavoro, ogni anno una data diversa, così da poter desumere che non esiste nemmeno una data certa per la festa, probabilmente in questo mondo di revisionisti anche Santa Barbara, per decreto sarà posticipata ad altra data.
Ma tornando sul serio sindacale, quali sono gli argomenti da discutere o da festeggiare? La prevenzione, argomento sul quale anche i nostri Dirigenti, complici di questo Governo, sono d’accordo sulla sua eliminazione? “era uno strumento desueto” certo, ma adesso quale sarà lo strumento innovativo che ci permetterà di alimentare l’ONA (contributi a chi ha necessità ) quale sarà lo strumento per alimentare il FUA (soldi ai lavoratori) ecc.?
E del contratto (2008 -2009) cosa dobbiamo festeggiare? Forse quei 50/60 € medi e lordi che ci daranno per il precedente triennio, e già erosi e corrosi dall’inflazione?
E del vigente contratto (2010) che non sarà rinnovato perchè lo ha stabilito il Governo e le solite organizzazioni sindacali, e di cui se ne potrà riparlare dopo il 2014? Riparlare e non rinnovare!
Oppure vogliamo festeggiare l’Indennità di specificità; quella indennità che, a ridosso del terremoto per prenderci per i fondelli e mantenerci buoni a fare la nostra presenza in quelle zone, ci dovevano immediatamente devolvere? Ancora oggi ne stiamo parlando. Anzi ci sono altri sindacati che dal loro punto di vista, “ottimismo”, ogni giorno vi fanno sapere che ci sono 80 milioni di € da dividere con le altre componenti del comparto. Noi abbiamo già fatto i conti: se proprio va bene ci toccherà 1 € e 80 centesimi…, sempre se va bene, al mese !!!
Oppure vogliamo festeggiare le nostre condizioni di lavoro nei luoghi di lavoro? Nei Comandi si va avanti per la buona volontà dei singoli che si adoperano nelle riparazioni ed a far fronte come è possibile alle richieste dell’utenza. Richieste che vengono sempre meno evase e di conseguenza meno apprezzati dalla popolazione.
Oppure vogliamo festeggiare “l’orario di lavoro” quello per cui sono stati spesi anni di battaglie, intese ad ottenerne una riduzione che permettesse anche nuove assunzioni, ma ora con il ricatto di meno soldi “il banco è saltato”, nel senso che non esiste più un orario di lavoro cui fare riferimento: tutti impegnati giorno, notte, feste e riposi mentre i nostri figli sono a spasso e le famiglie si disgregano! Una volta, quando si facevano le battaglie serie, si parlava della qualità della vita dei Vigili del Fuoco e di come avere più tempo per le famiglie !!
Non vogliamo aprire il capitolo del dualismo Vigili del Fuoco/Protezione Civile, sarebbe un ulteriore passaggio negativo di cui non ci sentiamo di festeggiare proprio nulla. Una Protezione Civile nata come coordinamento delle componenti che si occupano di calamità e diventata invece il portafoglio del Governo senza controllo e “gestore “ dei Vigili del Fuoco (ci gestisce come vuole).
Ci fermiamo per un attimo, perché l’elenco sarebbe molto lungo, il messaggio che vorremmo trasmettere ai lavoratori, almeno quelli più sensibili, è che la situazione è drammatica, che a Cortina non c’è necessità di festeggiare il coma in cui versa il Corpo Nazionale, una cittadina la più cara del paese, con un sindaco inquisito, una cittadina che sarà pure bella ma lontana per tantissimi.
Forse anche in questo caso l’immagine dei vigili del fuoco sarà e servirà solo ad appannaggio di questi amministratori che vogliono lavarsi l’anima del loro “amministrare” con le attività di soccorso del Corpo Nazionale. Parole e parole di elogio dopo di chè resterà negli annali di Ministri, Sindaci e Prefetti la parata che sono riusciti a mettere in campo, mentre di contro ai lavoratori una bella foto ricordo e tutta l’amarezza del quotidiano.
Dopo il primo comunicato, lavoratori, sono sopraggiunte telefonate da parte del Capo del Corpo che, un po’ risentito delle nostre iniziative, ci ha spiegato in cosa consiste questa festa, che è stata organizzata personalmente dallo stesso.
Una giornata di dibattito (11 settembre) sulle condizioni del Corpo Nazionale e sulle prospettive future, basate tutte sul modello federalista che questo Governo sta mettendo in atto: un modello a cui USB rigetta e guarda con scetticismo soprattutto per il rischio di una possibile non uniformità di intervento sul territorio. Questo anche alla luce dei nuovi tagli agli enti locali, siamo più che certi che non saranno le convenzioni con le regioni a risollevare le sorti del Corpo Nazionale, né tanto meno ci presteremo a soluzioni simili.
Lavoratori lanciamo un appello
Andiamo anche noi a Cortina per alzare questa cappa che ammanta le nostre condizioni di lavoro, di gente che con la propria formazione è dedita alla salvaguardia di vite umane e non a farse di cortile per far fare bella figura a chi ci sta affossando!
Discutendo tutto al nostro interno la situazione del Corpo Nazionale oppure coinvolgiamo, giustamente, anche la popolazione che deve conoscere lo stato in cui versa?
La USB – IL SINDACATO, UTILE ai LAVORATORI - non ha nessuna intenzione di sedersi nei tavoli che si stanno predisponendo per parlare di aria fritta, la USB è pronta ad una contro manifestazione
In una fase così difficile per i lavoratori, nella quale l'attacco ai diritti ed alle condizioni di lavoro è senza precedenti, riuscire ad mettere in evidenza tutte le contraddizioni e dare una chiave di lettura differente di questa “pseudo festa” è obiettivo prioritario.
L'attacco che potremmo subire nei prossimi mesi – instabilità politica - deve farci comprendere che l'incisività della nostra contro manifestazione deve essere proporzionale al loro attacco.
La parola ai lavoratori in particolare quelli non militarizzati di cervello!