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Vigili del Fuoco

Sommozzatori Vigili del Fuoco, così ebbe inizio il processo al soccorso tecnico urgente

Nazionale,

 

Cari Dirigenti,

i vostri progetti utilizzati solo per la vostra carriera rischiano di far collassare l’unico sistema che attualmente si frappone tra le tragedie ed i disastri naturali fronteggiati dagli uomini e donne del Corpo Nazionale e dai suoi Specialisti. Quando però la testa non è collegata al corpo, si rischia facilmente di non comprendere QUANDO si tratta di soccorso tecnico urgente e non solamente COSA sia il soccorso tecnico urgente. Non è quello che è accaduto ieri, non è quello che accade ora, ma è quello che accadrà domani e che noi ancora non conosciamo. Ricordatevi che la maggior parte del lavoro degli Specialisti si basa sull’addestramento. Infatti ci si addestra continuamente per imparare a fronteggiare quello che avverrà senza badare alla statistica, che racconta solo quello che è accaduto in passato. Oggi il processo del riordino iniziato nel 2012 si scaglia ferocemente su una delle eccellenze del Corpo Nazionale.

IMPUTATI: Specialità e Specialisti dei Vigili del Fuoco (per adesso) in particolare i circa 400 Sommozzatori.

ACCUSATORI: Dirigenti “a progetto”.

SENTENZA: in nome della produttività vi sarà una nuova revisione del servizio nazionale Sommozzatori dei Vigili del Fuoco. La circolare 8 ha già causato una marea di danni: la chiusura di alcuni Nuclei; l’istituzione di Nuclei primari e Nuclei secondari; cambi di orario e definizioni di piante organiche fisse in modo da sterilizzare i passaggi di qualifica. A questo scempio verranno aggiunti: il cambio della turnazione, la “pronta disponibilità” obbligatoria durante il salto programmato, il ridimensionamento dei Nuclei non produttivi. Questo porterà allo spostamento del surplus dei lavoratori da una città a un'altra. Una bella scopa fra le natiche mentre si tiene in equilibrio una scimmietta sulla testa!

Beh, che dire? Quest’ultima, anche se sembra strano, l’abbiamo aggiunta noi! Aggiungiamo poi tutti i motivi per cui, a queste condizioni, non è più conveniente essere o provare a diventare un Sommozzatore dei Vigili del Fuoco.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché è costante il rischio di vedere chiuso o rimodulato il Nucleo in cui si presta servizio, per questioni legate alla sola statistica.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché i passaggi di qualifica sono rallentati e per alcuni (Nuclei in osservazione) vengono resi impossibili a causa di trasferimenti pluriennali o trasferimenti definitivi. Questo comporta ripercussioni inevitabili sulla previdenza sociale.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché la carenza di personale, oramai atavica, viene contrastata con la “pronta disponibilità”. Una formula selvaggia che erode le risorse economiche e il tempo libero dei Lavoratori. Si fa tutto questo invece di investire su Lavoratori giovani e motivati in grado di diminuire il rischio connesso all’attività specialistica.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché la scommessa dell’Amministrazione di recuperare personale sul turno diurno, a scapito del notturno, porterà ad un aumento del rischio complessivo. Le attività di soccorso, persino gli addestramenti, sono più pericolose ed impegnative durante la notte esponendo deliberatamente il personale a maggiori rischi, a fronte di un minore introito dell’indennità notturna.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché essere impiegati in maniera continuativa presso i Reparti Volo, con personale raccattato con il cambio della turnazione, alzerà inevitabilmente la percentuale del rischio senza avere nessuna compensazione economica prevista o preventivata.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché appartenere alla specialità significa non poter accedere a tutta la formazione dei Vigili del Fuoco ma solo a quella di settore. Il risultato è quello che la professionalità ne esce impoverita o addirittura frustrata. Non si avrà alcuna occasione formativa, a meno che, non si faccia parte di un Nucleo Task-Force.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché l’equiparazione dell’indennità, che tra l’altro è ben lontana dall’essere raggiunta, verrà abbinata ad una serie di cavilli amministrativi al punto tale che entrarvi in possesso sarà una faticosa corsa ad ostacoli.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché in caso di incidenti o patologie che non permettano più il servizio operativo si perderà l’indennità dall’oggi al domani e senza “passare dal via”.

NON CONVIENE ESSERE UN SOMMOZZATORE perché non vi sarà nessun collega che alle condizioni sopracitate avrà voglia di intraprendere il corso basico sommozzatori. Questo provocherà un’irreversibile condanna al ricorso di concorsi esterni con personale che non avrà quelle conoscenze necessarie per intraprendere al meglio il mestiere del Vigile del Fuoco.

A QUESTE CONDIZIONI, AL COSTO DELLE VOSTRE CARRIERE SULLA NOSTRA PELLE, VI DICIAMO CHE OGGI NON CONVIENE PIÙ ESSERE UN SOMMOZZATORE DEI VIGILI DEL FUOCO.

INVITIAMO CALDAMENTE TUTTI GLI SPECIALISTI AD UNA SERIA RIFLESSIONE CHE PREVEDA, A MALINCUORE, ANCHE LA RICONSEGNA DEL BREVETTO

[art. 49, c.3 del D.P.R. 28 febbraio 2012, n.64]

 

                                                                                                                        per il Coordinamento Nazionale USB VVF

                                                                                                                        Costantino Saporito