COMUNICATO STAMPA
Come ampiamente previsto, dopo essere stato rinviato più volte in attesa dell’esito del referendum, il CdA Alitalia Sai convocato il 12 dicembre è stato lasciato “aperto” in attesa di ulteriori valutazioni, ma appare palese che la dirigenza sia anche in attesa dell’insediamento del nuovo governo, commenta Francesco Staccioli dell’Esecutivo di USB Lavoro Privato.
Siamo alla 7° ristrutturazione in meno di 10 anni ma tutti devono ammettere che questo è un altro disastro annunciato. Infatti ci sono precise responsabilità che toccano tutti gli attori: un management che di fatto non ha realmente investito come avrebbe dovuto, il Governo Renzi che dopo i tweet d’ordinanza si è visto bene di regolare il settore del Trasporto Aereo e infine anche Cgil, Cisl, Uil e Ugl che in questi anni si sono visti bene dal disturbare il manovratore – continua Staccioli.
Adesso, questo sistema governativo, aziendale e sindacale che ha fatto decollare Etihad nel 2014 è inchiodato a enormi responsabilità; perché da una parte in quei giorni c’era chi poneva condizioni capestro senza pianificare gli investimenti necessari, mentre dall’altra c’è stato chi ha accettato passivamente queste condizioni che non sono servite assolutamente a nulla, insiste il sindacalista USB.
Dopo averlo ripetutamente denunciato da soli negli ultimi anni, è ormai sotto gli occhi di tutti che per risollevare le sorti di Alitalia servono investimenti sul lungo raggio, serve svincolarsi dall’abbraccio mortale dell’alleanza Sky Team e serve anche e soprattutto imporre regole uguali a tutti gli operatori del settore per far cessare il dumping che danneggia le aziende nazionali, commenta ancora Staccioli.
Quello che non serve e quello contro cui ci batteremo è un nuovo attacco al fattore lavoro, ricetta abusata, inutile e dannosa che ha dilapidato in 15 anni un patrimonio industriale, umano e professionale enorme. L’evidente continuità del nuovo Governo con il vecchio non ci lascia molto ottimisti ma ciò che vogliamo è voltare pagina su quanto è stato fatto fin ora. Adesso serve occupazione, lavoro e dignità per i dipendenti Alitalia, conclude il sindacalista USB.
USB Lavoro Privato