Mentre gli operai della Hera stanno ricostruendo la conduttura idrica che tra poco riporterà l’acqua nei due palazzi occupati di Via Mario de Maria pubblichiamo il nostro comunicato dove annunciamo l’attuazione di un’ordinanza della giunta di Bologna che impone riallaccio dell’utenza e sancisce nel territorio di Bologna l’insostenibilità dell’articolo 5. Il conflitto sociale agito per conquistare il diritto all’abitare nella nostra città segna un primo punto di arrivo che ha già il valore di una partenza per nuove lotte e battaglie nella direzione dell’abolizione del Piano Casa.
Crolla un pezzo di articolo 5 a Bologna! Con un’ordinanza viene riallacciata l’acqua ai palazzi occupati di via Mario de Maria!
Con un’ordinanza il comune di Bologna ha imposto il riallaccio immediato dell’acqua all’occupazione abitativa di via Mario de Maria. Quasi un anno fa il proprietario avvalendosi dell’articolo 5 del Piano Casa dell’ex ministro Lupi era riuscito a far smantellare le condutture idriche e a privare dell’acqua circa 80 persone tra cui minorenni, neonati e disabili. Da quel momento le iniziative di lotta contro l’articolo 5 si sono succedute con grande intensità tra nuove occupazioni abitative, presidi, campagne di sensibilizzazione, e occupazioni degli uffici competenti dell’amministrazione e dell’azienda erogatrice dei servizi. Le Marce della Periferia e della Dignità, e non ultima la Prima Assemblea Popolare per il Diritto alla Casa di domenica scorsa, hanno prodotto effetti importanti che stanno dando nuova forza alla battaglia del Comitato Inquilini Resistenti contro gli sfratti e le istanze sollevate dalle occupazioni abitative. L’ordinanza di oggi è una conquista collettiva importante, risultato delle mobilitazioni che hanno coinvolto negli ultimi mesi migliaia di occupanti, inquilini in lotta e tantissimi solidali. Nei fatti è il primo atto di un ente locale dal giorno dell’attuazione del Piano Casa che va in esplicita controtendenza con l’articolo 5, riconoscendo il problema socio-sanitario provocato da quello scellerato decreto che toglie il diritto all’acqua e alla residenza alle persone costrette ad occupare per necessità.
Il diritto all’acqua rivendicato ed agito dal conflitto sociale ha fatto crollare un pezzo di articolo 5 a Bologna!
Nel contesto della lunga e determinata campagna di lotta contro il Piano Casa promossa dalla rete nazionale Abitare nella Crisi portiamo questo contributo nella direzione dell’abolizione immediata dell’articolo 5 e di tutto il Piano Casa. Rilanciamo con ostinata determinazione la volontà di smantellare pezzo per pezzo l’articolo 5 nella nostra città dove ha già causato grandi sofferenze a centinaia di persone che per conquistare il proprio diritto ad un tetto hanno occupato edifici non utilizzati e sfitti da anni. Ricordiamo alla città che la privazione di residenza vuol dire espulsione da welfare e diritti considerati inalienabili quali il diritto alla salute, all’infanzia, all’istruzione e alla maternità e rendono impossibile il rinnovo del permesso di soggiorno e difficilissimo l’impiego lavorativo. Ci impegniamo quindi ad aumentare le iniziative di lotta forti di piccole e grandi vittorie che sfrattati ed occupanti stanno conquistando insieme grazie alle decine e decine di picchetti anti-sfratto, marce, occupazioni di piazze e di strade, e assemblee. Vogliamo rilanciare pubblicamente la promessa dell’abolizione dell’articolo 5 dicendo chiaramente che siamo determinati a mantenerla costi quel che costi!
Abolire l’articolo 5! Difendere tutte le occupazioni abitative! Resistere ad ogni sfratto!
Assemblea Occupanti e Comitato Inquilini Resistenti con Social Log