L'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO), è un Ente pubblico che ha lo scopo di realizzare studi e programmi di ricerca e promuovere iniziative di cooperazione culturale e scientifica con i paesi dell'Asia e dell'Africa. Il personale di ruolo dell' Istituto, da tempo in una condizione di effettiva incertezza, non ha ricevuto lo stipendio di giugno.
In questi ultimi anni, l'IsIAO non ha adeguato i propri bilanci ai consistenti tagli del finanziamento ordinario. Nel corso di un'ispezione avvenuta a fine 2010, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha accertato numerose irregolarità amministrative e di gestione, riscontrando un debito di circa tre milioni di Euro.
L’Unione Sindacale di Base ritiene inaccettabile che la cattiva gestione dell’IsIAO ricada sulle spalle dei dipendenti ed ha pertanto mandato una diffida all’Istituto in cui chiede l’immediato pagamento delle retribuzioni arretrate.
USB sostiene inoltre che quanto sta accadendo all’ IsIAO rappresenti un gravissimo precedente per un Ente pubblico e che il Ministero degli Affari Esteri debba assumersi le proprie responsabilità di organo vigilante. Al problema della cattiva gestione, si somma infatti un finanziamento insufficiente a garantire lo stipendio dei dipendenti e la continuità dell’Istituto stesso.
I lavoratori dell'IsIAO, sotto la continua minaccia di non percepire lo stipendio, ritengono che sia ormai urgente trovare una soluzione per superare questo stato di cose. Aderiscono pertanto allo sciopero generale del Pubblico Impiego, indetto dall'USB il 15 luglio 2011.
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