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Comunicati regionali

dalla regione toscana: comunicato sull'incontro dei fabbisogni

Firenze,

 

FABBISOGNI  TOSCANA 2010 - 2012

 

Si è svolto il giorno 09.11.2010 l’incontro tra Direzione Regionale e OO.SS. regionali in cui è stata formalizzata la proposta della Direzione Regionale Toscana del nuovo fabbisogno per il periodo 2010- 2012.

La nuova rideterminazione trae origine dal taglio previsto sempre dalla famigerata L.133/2208, che prevedeva un ulteriore taglio dell’organico nella misura del 10% della spesa del personale, taglio confermato dalla L. 25/2010 (decreto mille proroghe) ed applicato all’INAIL con la Determina presidenziale n. 80 del 15.09.2010.

I tagli imposti hanno portato ad una riduzione di  1176 unità a livello nazionale (20 Dirigenti e 1156 del restante personale) e in  Toscana la riduzione è stata di 89 unità e il nuovo fabbisogno passa da 762 unità a 673 unità.

Il taglio che ha riguardato più o meno in maniera trasversale  tutte le professionalità esistenti all’interno dell’Istituto, per alcune professionalità quali il personale informatico, più che è un taglio è stato una quasi cancellazione di queste figure e il nuovo organico prevede solo 5 posizione organizzative di 1° livello a fronte di un organico precedente tra C4 e C3 di 24 unità.

Il fabbisogno sulla base dei tagli è stato costruito a livello centrale aumentando il carico di lavoro minimo e ciò ha portato al ridimensionato di alcune unità e al declassamento di due sedi provinciali (Grosseto e Carrara) a sedi di tipo B. Per la sede di Carrara il declassamento non sarà formalmente operativo fino a che il Dirigente sarà in forza alla sede.

Da parte della Direzione Regionale Toscana c’è stata la disponibilità, ad un aperto confronto con le OO.SS. regionali al di là della semplice informativa prevista. Ma i margini di flessibilità sono stati molto ridotti, e il quadro, al di là di piccoli accorgimenti relativi alle posizioni organizzative di 2° livello del personale infermieristico e dei tecnici di radiologia onde evitare il mancato conferimento degli incarichi per mancanza di personale, e qualche posizione organizzativa da ripartire rispetto alla dotazione minima, era pressoché già definito.

Gli scenari futuri prevedono che il nuovo fabbisogno sia tendere e dovrà trovare attuazione entro il 31.12.2011. In questa fase, non sarà possibile assegnare nuovi incarichi se gli stessi non siano previsti nel nuovo fabbisogno, ma in attesa che nel corso del 2011 si attui un riallineamento tra forza e fabbisogno, dovranno essere confermate il numero delle posizioni organizzative già assegnate almeno per l’anno 2011.

L’impegno assunto e che il processo di adeguamento non dovrà comportare soppressione d’incarichi o trasferimenti d’ufficio, ma dovrà attuarsi attraverso la normale dinamica gestionale del flusso delle cessazione, la riconversione dei profili professionali (in primis del personale informatico) con la tutela anche delle posizioni economiche, le attribuzioni di posizioni funzionali fisse e processi di mobilità volontaria.

Da parte nostra siamo diffidenti rispetto a tutto il progetto riorganizzativo. Ormai riorganizzazione significa sempre taglio dei posti in organico. Il paradosso è la sede di Firenze fino a ieri con forti carenze di personale e che oggi si ritrova a pieno organico…Il disegno complessivo è quello che abbiamo sempre denunciato un depauperamento di risorse per la pubblica amministrazione che non potrà non avere effetti negativi sul lungo periodo. Gli uffici avranno sempre maggiori difficoltà, con il blocco perpetuo del turn-over, il conseguente aumento dei carichi di lavoro e sempre più ridotte possibilità di sviluppo di carriera, soprattutto per l’Area B. D’altronde lo stesso ministro della funzione pubblica qualche settimana fa prevedeva per il prossimo triennio una riduzione dell’occupazione nella pubblica amministrazione di circa trecentomila unità. A ciò sia aggiunge il blocco triennale delle retribuzioni individuali dal 2011, con la conseguenza che eventuali incarichi superiori nel triennio 2011 – 2013 non saranno nemmeno indennizzati.

Anche se il quadro dipinto non è molto gratificante da parte nostra,  garantiamo il nostro impegno a non subire passivamente lo scorrere degli eventi. La fase generale è di una tale complessità, per il quale dobbiamo essere pronti a difendere il nostro lavoro e la nostra dignità di operatori del servizio pubblico. In questa fase dovremo essere tutti vigili e diffidare delle facili riassicurazioni, avendo la coscienza che la difesa dei propri diritti debba passare inevitabilmente da azioni di lotta e che un atteggiamento passivo e rassegnato si ripercuoterà negativamente.

 

Firenze, 9/11/2010

 

 

Per la  RDB USB INAIL TOSCANA

                                                           Luciano Savarese