La Legge di Stabilità, confezionata pochi giorni fa da Renzi e dalla Troika, come era prevedibile contiene pesanti tagli agli enti locali, al servizio sanitario nazionale, alle partecipate e alle camere di commercio, con ricadute molto pesanti sia sui dipendenti in termini di mobilità/licenziamenti che sui cittadini in termini di drastica riduzione/eliminazione di servizi sui territori, in pratica di quel che resta del welfare locale.
Una legge che continua nella direzione delle dismissioni, accorpamenti e tagli e segue le indicazioni del Commissario Cottarelli intervenendo sulla disciplina vigente dei servizi pubblici locali. L’attivazione del processo di aggregazione tra imprese potrebbe nel tempo portare a una riduzione del numero di operatori di circa l’80-90 per cento, quali saranno le inevitabili conseguenze sui dipendenti? Quali quelle sui servizi e sulle tariffe?
La USB ritiene necessario promuovere una campagna di sensibilizzazione/mobilitazione diffusa sui posti di lavoro e sui territori per impedire che a pagare siano sempre gli stessi e che anche questa finanziaria intervenga a gamba tesa su importanti settori del servizio pubblico, quali il trasporto pubblico locale o l’igiene ambientale, secondo mere logiche di bilancio e subordinando alle stesse la tutela dei livelli occupazionali e la qualità dei servizi.
Analoga politica si continua a perseguire, e va osteggiata con determinazione, anche nei servizi gestiti dagli enti locali e nella sanità, settori già pesantemente ridotti in questi anni e di nuovo anch’essi colpiti dai tagli della Legge di Stabilità 2015.
VENERDI’ 21 NOVEMBRE ALLE ORE 09.30 Roma
ASSEMBLEA NAZIONALE DEI LAVORATORI E DEI DELEGATI
“PIANO COTTATELLI, SPENDING REVIEW E LEGGE DI STABILITA’IL FILO NERO DELL’ATTACCO AL WELFARE E ALLE SOCIETA PUBBLICHE E PARTECIPATE”
Presso il Salone dell’ ACI, via Marsala 8, adiacenze Stazione Termini
Per approfondire e discutere sulle nefaste conseguenze di questa manovra economica di cui Renzi tenta di nascondere la portata, ma che si rivela nella concretezza dei contenuti molto più pericolosa di quanto si possa immaginare.
Per lanciare le opportune iniziative e mobilitazioni sui territori, a difesa del ruolo del pubblico e del welfare, sulle quali coinvolgere quanti sul terreno sociale in questi anni si sono battuti per il rilancio e la difesa dei servizi pubblici.
Organizzare la nostra iniziativa dentro e fuori dai posti di lavoro per impedire che a pagare siano sempre, solo e di nuovo utenti e lavoratori